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AperturaFamiglie Mar 26 dicembre 2023

Gas e luce, fine del mercato tutelato ecco come scegliere la tariffa migliore

Il canone fisso sul mercato libero è molto più elevato e incide molto sulla bolletta finale delle utenze con consumi bassi Gas e luce, fine del mercato tutelato ecco come scegliere la tariffa migliore
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Con la fine del mercato tutelato per luce e gas si assiste a un paradosso: le offerte regolamentate da Arera, ossia dall’Autorità per l’energia, che saranno disponibili solo per alcune tipologie di utenti (over 75, fragili ecc)  sono migliori rispetto a quelle concorrenziali.

Poca concorrenza sulle tariffe da parte delle utilities 

Le utilities dunque non vogliono incappare nella guerra delle tariffe che ha parecchio danneggiato il settore delle tlc, favorendo, ovviamente, i consumatori. Bisogna anche dire che la maggior spesa, se si presta un minimo di attenzione alla scelta del gestore, tra tutelato e libero, non risulta particolarmente alta, circa un centinaio di euro all’anno, e si concentra soprattutto sul canone di abbonamento mensile che, purtroppo, non è riportato in maniera chiara nella bolletta perchè viene per così dire “affogato” nella voce “spesa per l’energia”.

Il canone fisso sul mercato libero è superiore al tutelato

Il costo di questo “canone” praticato dai gestori del mercato libero, al momento, è superiore a quello del tutelato e quindi incide parecchio soprattutto se i consumi sono bassi. Sia per la luce sia per il gas infatti il costo del canone nel mercato tutelato è intorno ai 6 euro al mese mentre sul libero la media è tra 9 e 12  euro con punte fino a 13 e 15. Solo Eni Plenitude offre per il gas, nell’offerta Trend Casa fine tutela, un “canone” di 5,28 euro al mese a cui aggiungere il prezzo della materia prima fissato da Arera. Per l’elettricità, invece, il canone  è di 9 euro al mese.

Il passaggio per il gas è il 10 gennaio, per l’elettricità a luglio

La fine del mercato tutelato per il gas è previsto per il 10 gennaio mentre per l’energia elettrica a luglio. E se comunque anche se non si fa nulla non ci saranno interruzioni nella fornitura è comunque consigliato fare delle scelte. Per il gas, se non si nulla, si finisce nella tariffa placet predisposta dallo stesso gestore fornitore del cliente nel mercato tutelato. E tanto per fare un esempio la tariffa placet gas variabile di A2a prevede un canone di 12 euro mensili mentre se si chiede la loro migliore tariffa gas lo stesso scende a 9,5 euro. Per l’elettricità invece il meccanismo sarà diverso. Infatti a subentrare non sarà il fornitore del mercato tutelato ma quello che avrà vinto la gara, che sarà indetta a breve, per quella zona. In questo caso il cliente poco attento potrebbe incorrere in brutte sorprese anche se in realtà le condizioni economiche che praticheranno i gestori ammessi alla gara sono vigilati da Arera. Ma come fare a scegliere l’offerta migliore? Per prima cosa è bene conoscere i consumi. Si trovano sulla bolletta che viene emessa ogni due mesi, così potrete capire se vi conviene un prezzo monorario o per fasce. I consumi si possono trovare anche sul “portale consumi” di Arera dove si accede facilmente con lo spid.

Per scegliere la tariffa giusta bisogna conoscere i consumi

Conoscendo il consumo si può procedere con una comparazione dei prezzi da fare o sul “portale offerte” di Arera oppure su quello di uno dei siti dedicati alla comparazione tariffe che presentano l’offerta declinata in tutte le sue parti: ossia prezzo della materia prima (Pun per energia e Psv per il gas) che è fissata dal Gme e varia ogni mese, l’eventuale spread o maggiorazione che può essere applicata dai gestori e il costo del canone.

Le tasse incidono quasi al 50% sulla bolletta sopratutto se i consumi sono bassi

Cambiando fornitore non è necessario sostituire il contatore, non possono verificarsi interruzioni della fornitura e anche se il venditore fallisce, la continuità della fornitura è garantita dai servizi di ultima istanza. Dopo aver stipulato il nuovo contratto di fornitura, sarà il nuovo venditore ad attivare la procedura di cambio e di cessazione del vecchio contratto (recesso). Non cambiano invece tutte le altre componenti, come le spese per il trasporto e la gestione del contatore o le varie imposte. Oneri di sistema, accise, addizionali regionali e Iva incidono sulla bolletta quasi per il 50% sopratutto se i consumi sono bassi.

Attenti alla offerte telefoniche non rispecchiano la realtà

Secondo l’unione dei consumatori bisogna prestare molta attenzione alle offerte ricevute via telefono dato che i call center danno solo l’importo della quota energia e quota fissa e dunque è un errore confrontare quegli importi con la fattura che state pagando, che invece è comprensiva di tutto. Alcuni poi, scorrettamente, comunicano solo la quota energia, rappresentando lo sconto rispetto al tutelato, “dimenticandosi” di dare anche la quota di commercializzazione fissa, e, se i vostri consumi sono bassi, essendo fissa e pagata indipendentemente da quanto consumate, si mangia tutto il risparmio che avete sulla quota energia. Insomma, dovete fare bene i calcoli sommando entrambe le voci. Per i   contratti indicizzati al Pun + spread, dovete, a parità di quota fissa,  si sceglie ovviamente  quella con lo spread minore.

In crescita le forniture dual fuel: luce e gas fornite dallo stesso gestore

Secondo una ricerca di Segugio.it  si sta assistendo a una rilevante crescita delle tariffe Luce&gas (cosiddette “dual fuel”) grazie a promozioni riservate ai clienti che attivano una doppia fornitura.  Inoltre si assiste a progressivo aumento dei provider energetici che propongono la fibra ottica tra i propri servizi, con promozioni “3 in 1” che includono luce, gas e abbonamento per la connessione Internet. Solitamente questa offerta è conveniente ma solo per il primo anno poi si assiste a un aumento delle tariffe. Da sottolineare che il passaggio tra un gestore e un altro di energia elettrica e gas purtroppo non è facile come quello per la telefonia mobile. Infatti bisogna compilare parecchi moduli. Inoltre i gestori giocano molto sulla disattenzione degli utenti per cui bisogna fare molta attenzione alla scadenza del contratto che solitamente viene rimodulato con una tariffa doppia rispetto a quella precedentemente applicata. In realtà proprio questo punto è il vero tallone di Achille del mercato libero di energia e gas e dunque Arera dovrà controllare che i rinnovi siano fatti con tariffe contenute.

Tariffe variabili più convenienti di quelle fisse

Al momento, sempre secondo Segugio.it le tariffe prezzo fisso  sono state scelte nel quarto trimestre dal 24% degli utenti sulla luce e dal 32% sul gas. E dunque  le offerte a prezzo variabile restano ancora il riferimento del mercato, grazie al maggiore risparmio nel prezzo della materia prima.  Da notare che il Pun ossia il prezzo dell’elettricità all’ingrosso subisce delle variazioni orarie e dunque una prossima tendenza potrebbe essere quella di rendere trasparente questa variazione agli utenti che potranno, collegando gli elettrodomestici in reti, di farli partire quando la corrente costa meno.

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