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FinanzaPrimo piano Gio 28 dicembre 2023

Fondo pensione norvegese inserisce in blacklist Saudi Aramco

KLP, il più grande fondo pensione norvegese, ha inserito in una blacklist alcune importanti aziende mediorientali. Fondo pensione norvegese inserisce in blacklist Saudi Aramco
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

(Teleborsa) – KLP, il più grande fondo pensione norvegese che ha 70 miliardi di dollari under management, ha inserito in una blacklist alcune importanti aziende mediorientali, quotate in Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti e Kuwait, per timori che possano facilitare le violazioni dei diritti umani e a causa dei rischi climatici.

Delle 12 società escluse dal proprio universo di investimento, 11 sono state escluse perché KLP ritiene che esista “un rischio inaccettabile, specifico per settore, di contribuire alle violazioni dei diritti umani“. Le imprese escluse operano nei settori dell’edilizia, dell’immobiliare e delle telecomunicazioni.

Le 11 società sono: Emirates Telecom Group, Saudi Telecom, Emaar Properties, Aldar Properties, Etihad Etisalat, Mobile Telecommunications, Dar Al Arkan Real Estate, Ooredoo, Mobile Telecommunications, Mabanee, Barwa Real Estate.

Il perché dell’esclusione di Saudi Aramco

Inoltre, Saudi Aramco è stata esclusa sulla base dei suoi stretti legami con un azionista statale dominante, combinati con una posizione attiva in violazione delle aspettative di KLP rispetto ai piani di mitigazione del cambiamento climatico e di transizione energetica.

“La combinazione tra un sistema di governo autoritario e il mancato rispetto dei diritti umani […] comporta un rischio specifico per le aziende che hanno stretti legami con le autorità pubbliche – si legge nel documento che spiega le scelte – Poiché lo Stato saudita possiede il 90% delle azioni di Saudi Aramco, è, in pratica, difficile per altri azionisti influenzare la società attraverso l’esercizio della proprietà attiva. L’azienda sembra quindi essere associata ad un livello di rischio particolarmente elevato”.

(Foto: Max van den Oetelaar on Unsplash)

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