Nexi ha 2,8 miliardi da spendere: ecco cosa ne farà
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Finanza Mer 28 settembre 2022

Nexi ha 2,8 mld da spendere per nuove acquisizioni, dividendi o buyback

Il piano strategico con gli obiettivi al 2025 Nexi, ex Cartasì, leader nei pagamenti digitali, è stato apprezzato dal mercato. Nexi ha 2,8 mld da spendere per nuove acquisizioni, dividendi o buyback
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Gli obietti di Nexi

Il piano strategico con gli obiettivi al 2025 Nexi, ex Cartasì, leader nei pagamenti digitali, è stato apprezzato dal mercato. Dalla quotazione a oggi il gruppo guidato dall’ad Paolo Bertoluzzo ha esteso la propria operatività in oltre 25 Paesi. Ora la nuova strategia di crescita si articola sulla crescita accelerata e mirata nei settori delle Pmi, dell’ecommerce. La società punta anche a realizzazione maggiori sinergie derivanti dall’integrazione di Nets e Sia. Gli obiettivi finanziari prevedono un aumento medio annuo dei ricavi netti del 9% con Ebitda ossia margine lordo a +14%. Il flusso di cassa è indicato a 2,8 miliardi nel periodo 2023-2025 con leva finanziaria netta di 1-1,5 volte (indebitamento finanziario netto su Ebitda) al 2025. La cassa in eccesso, che è dunque pari a 2,8 miliardi, consentirà alla società di avere la flessibilità necessaria per esplorare una serie di opportunità.

Scelte strategiche

Il gruppo valuterà infatti se ridurre il debito, perseguire opportunità di acquisizioni strategiche o restituire il capitale agli azionisti attraverso operazioni di buyback o dividendi. Ma l’opzione primaria sono le acquisizioni. «Vogliamo entrare in nuovi mercati e acquisire nuovi clienti nei paesi in cui siamo presenti» ha detto Bertoluzzo «per quanto riguarda il consolidamento del mercato dei servizi per gli esercenti se ci sono le condizioni e il prezzo giusto siamo pronti a comperare. Le altre aree in cui vogliamo crescere anche per linee esterne sono l’ecommerce e il software. Ma dobbiamo anche implementare il nostro piano con gli asset che abbiamo».

Quanto alla possibilità di una acquisizione in Spagna l’ad ha spiegato che «il mercato potrebbe offrire diverse opportunità». A partire dal Banco Sabadell che ha indetto una gara per la divisione dei pagamenti. La banca spagnola ha ricevuto offerte oltre che da Nexi anche dalla francese Worldline e dalla statunitense Fiserv per la divisione pagamenti, in un’operazione valutata fino a 400 milioni di euro. Sabadell dovrebbe selezionare un gruppo di offerenti finali all’inizio di ottobre. In Spagna ora potrebbe aprirsi un vero e proprio mercato per gli operatori dei pagamenti, come è successo nel mercato greco.

15,2 milioni di carte

Intanto una indagine dell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments curato da Assofin, Ipsos e Nomisma ha stabilito che nel 2021 il numero di carte di credito attive in Italia è risultato pari a 15,2 milioni con un valore delle transazioni effettuate nell’ordine di 84,6 miliardi di euro, dato in netta ripresa rispetto all’anno precedente, ma non ancora ai livelli del 2019. Rispetto al valore medio delle transazioni con carta di credito emerge una leggera diminuzione del valore medio a 62 euro a transazione. Si tratta di un calo che ha ridotto gli importi medi del 1,5% rispetto ai 77 euro del 2017.

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