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Investimenti Mar 16 aprile 2024

Le Borse adesso hanno tanta paura. Piazza Affari affonda

Il Ftse Mib lascia così sul terreno l'1,65%, nonostante l’Istat abbia ritoccato al ribasso l'inflazione di marzo (+1,2% da +1,3% preliminare) Le Borse adesso hanno tanta  paura. Piazza Affari affonda BORSA PIAZZA AFFARI
Redazione Verità&Affari
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Chiudono in rosso le Borse europee una seduta in cui a pesare sono soprattutto i timori per una escalation del conflitto in Medio Oriente, con le crescenti tensioni tra Iran e Israele. Come rileva l’agenzia S&P Global Ratings le prospettive “dipenderanno dalla natura e dall’entità della risposta israeliana nei prossimi giorni” con la traiettoria a medio termine che “rimane densa di rischi, viste le enormi sfide da affrontare per trovare un percorso di de-escalation”. In questo contesto, il membro del Comitato per la sicurezza nazionale del Parlamento iraniano, Abolfazl Amouei, ha avvertito che, in caso di una reazione di Israele dopo gli attacchi dello scorso weekend, l’Iran è “pronto a usare un’arma mai usata prima”. Il Ftse Mib di Milano lascia così sul terreno l’1,65%, nonostante l’Istat abbia ritoccato al ribasso il dato sull’inflazione di marzo (+1,2% da +1,3% preliminare), mentre il Fmi prevede che l’economia italiana crescerà al ritmo dello 0,7% sia nel 2024 che nel 2025. Le preoccupazioni per il contesto geopolitico si sommano all’apprensione per un rinvio dell’allentamento della stretta monetaria da parte della Fed, dopo che le vendite al dettaglio negli Usa a marzo sono state più dinamiche del previsto: il FedWatch Tool del Cme Group che vede le probabilità di un primo taglio dei tassi d’interesse a giugno scivolare a poco più del 20% dal 56,1% di una settimana fa. Oltreoceano è ancora in rally il rendimento dei titoli del Tesoro, ai massimi del 2024, con quello del decennale sopra il 4,6%, mentre prosegue la stagione delle trimestrali con Bank of America e Morgan Stanley che hanno battuto le stime degli analisti.

Salgono gas e petrolio

Sull’azionario a Piazza Affari, in un listino in rosso, tengono Amplifon (+0,91%), grazie al report positivo degli analisti di Barclays, e Leonardo (+0,18%); in coda Stellantis (-2,98%) nel giorno dell’assemblea generale annuale per l’approvazione del bilancio. Pesanti anche Prysmian (-2,52%) e St (-2,14%) penalizzato dal calo delle vendite di Apple – suo principale cliente – nel primo trimestre. Sul valutario, l’euro scambia a 1,0624 dollari (da 1,0635 della vigilia). L’oro, dopo il record toccato venerdì a 2.431 dollari l’oncia, si porta a 2.400 dollari. Torna a salire il petrolio, con il Wti maggio a 85,64 dollari al barile (+0,28%%) e il Brent giugno a 90,28 dollari (+0,2%). In deciso rialzo il gas naturale a 33,6 euro al megawattora (+8%).

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