Coop e il rebus dei rincari. Alleanza 3.0 va avanti con il riassetto
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EconomiaIn evidenza Sab 15 luglio 2023

Le Coop e il rebus dei rincari al supermercato. Intanto Alleanza 3.0 va avanti con il riassetto

Alleanza 3.0 punta a non alzare i prezzi. Una scelta costosa per la Coop che chiuderà in rosso anche il 2023. Nonostante cessioni di Robintur a Gattinoni Le Coop e il rebus dei rincari al supermercato. Intanto Alleanza 3.0 va avanti con il riassetto LOGO COOP
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Alla Coop i conti non tornano

Da un lato ci sono bollette infiammate e inflazione galoppante, dall’altro il business che dovrebbe macinare utili e che invece non sarà positivo prima del 2024. Per Alleanza 3.0 la gestione dei supermercati è un vero e proprio rebus la cui soluzione più facile è nel rincaro dei prezzi dei prodotti sugli scaffali. Anche perchè il 2022 è stato un anno difficile in cui la più grande Coop del Paese ha deciso di assorbire buona parte dei rincari senza scaricarli sui clienti. Fatto che è costato caro come testimonia una perdita da 132 milioni. Un rosso inevitabile anche a dispetto del fatto che la società si sia  data da fare a riorganizzare le sue attività e abbattere i costi. Con tanto di cessione di asset ritenuti non più strategici come, ad esempio le agenzie di viaggio Robintur vendute alla Gattinoni srl, partner di True Italian Experience. E cioè l’azienda che fa capo al comunicatore e amico d’infanzia di Maurizio Landini, Gianni Prandi, fino a dicembre fornitore di Ita airways.

Un 2022 da dimenticare

Nel bilancio di Alleanza 3.0,  nata nel 2016 dalle nozze fra Coop Adriatica, Coop consumatori Nordest, e Coop Estense, emergono tutte le difficoltà che l’azienda ha affrontato lo scorso anno. Lo scenario è presto delineato: l’azienda ha fronteggiato oneri finanziari in ascesa con la salita dei tassi d’interesse, ha registrato un aumento dei debiti bancari e un calo della liquidità, oltre alla flessione sul fronte prestito soci. Così il 2022 di Alleanza 3.0 si è chiuso in perdita per 132 milioni con una posizione finanziaria netta consolidata negativa per quasi 2,9 milioni (in peggioramento di 302 milioni) su oltre 4 miliardi di ricavi da vendite e con un margine operativo lordo da 4 milioni, in netta discesa rispetto ai 68 milioni del 2021.

Una strategia “altruista”, ma costosa

“A fronte delle spinte inflazionistiche sulla produzione, la Cooperativa ha volutamente deciso di assorbire fino a giugno i sensibili rincari registrati da parte dell’industria, non trasferendoli sui prezzi di vendita” si legge nel documento contabile. “A luglio, quando ormai la situazione era ormai insostenibile, abbiamo lanciato un’importante manovra di tutela del risparmio attraverso un paniere di 600 prodotti- peraltro scelti dai soci – a prezzo calmierato” prosegue.

“Questa operazione è stata affiancata da altre iniziative di tutela dei soci di grande valore (…). A chiusura di anno, l’investimento su queste attività straordinarie è calcolato in 45 milioni di euro” stima il bilancio nella relazione sulla gestione 2022. Ripeterla in futuro significa però mettere in conto altre spese che pesano in bilancio. E siccome l’inflazione non accenna a frenare, l’unica strada alternativa che a medio termine si prospetta per i supermercati di Alleanza 3.0 è un ritocco dei prezzi all’insù.

In frenata tutte le attività

Anche perché già nel 2022 tutte le diverse aree hanno registrato una frenata: da quella finanziaria (in peggioramento di 9 milioni) all’immobiliare (-12 milioni nel 2022) fino alla gestione delle partecipate (43 milioni di utile contro i 56 dell’anno prima). Un fatto quest’ultimo legato al “peggioramento di 22 milioni del risultati di Igd siiq, sia alle poste straordinarie 2021 (42 milioni del secondo dividendo UG2021) non ripetibili nel 2022, in parte compensati dalla cessione di Robitur in ottica stop loss (nel 2021 in perdita) ed al miglior risultati da ALG e di altre partecipate minori per complessivi 6 milioni)” come si legge nel documento contabile di Alleanza 3.0.

Il bilancio racconta anche le preoccupazioni del management per il 2023. “Il 18% delle famiglie dichiara nel 2022 di aver fatto fronte a un permanente disagio alimentare (circa 9 milioni) e un italiano su quattro teme la vera povertà per il 2023 (non avere soldi per cibo, trasporto, abiti, scuola). E sono soprattutto gli imprevisti a mettere a repentaglio questa fragile armonia: il 66% del campione non saprebbe come far fronte ad una spesa improvvisa e non rimandabile da 850 euro” si legge. Per questo, secondo Alleanza 3.0 sarebbe “auspicabile in questo contesto un intervento fiscale importante per supportare il reddito reale delle famiglie e recuperare il potere di acquisto” si legge nella relazione sulla gestione.

Alleanza 3.0 esclude aumenti dei prezzi al bancone del supermercato

“È destituita di ogni fondamento l’ipotesi che Coop Alleanza 3.0 stia progettando un aumento dei prezzi dei propri prodotti. Al contrario, è già in atto una generalizzata diminuzione dei prezzi che prevediamo potrà proseguire per tutto il 2023. Ciò è possibile perché, come annunciato nel piano strategico, la Cooperativa ha destinato dal 2022 tra i 20 e i 25 milioni annui per sostenere il potere di acquisto di soci e consumatori” fanno sapere fonti ufficiali di Alleanza 3.0..

“Nel solo 2023, ad esempio, saranno 22 i milioni investiti per mantenere i prezzi sotto controllo e così ridurre l’impatto dell’inflazione a scaffale. Inoltre, fino a fine 2023 Coop Alleanza 3.0 continuerà a proporre ai suoi soci un paniere di 500/600 prodotti a prezzo tutelato e ha introdotto una linea di prodotti a marchio nella fascia primo prezzo che consente a tutti di accedere a beni di qualità estremamente convenienti. In tutto, quindi, il Piano Industriale prevede un investimento di ben 130 milioni in 5 anni sul fronte del sostegno al potere d’acquisto di soci e clienti” precisano le stesse fonti.

Intanto per prepararsi al futuro Alleanza 3.0 è entrata nel vivo di un processo di riassetto

Innanzitutto la situazione ha richiesto la revisione al ribasso dei target del piano strategico che è stato rivisto nel primo trimestre di quest’anno. Intanto Alleanza 3.0 è andata avanti nel “processo di semplificazione societaria avviato nel 2021” come si legge nel documento contabile. In questo ambito, a giugno dello scorso anno, ad esempio, la Cooperativa “a fronte del perdurare delle difficoltà del comparto turistico, ha finalizzato la cessione del 100% di Robintur al gruppo Gattinoni con cash-out di circa 5 milioni di euro (…) ed un effetto economico positivo per circa 2 milioni (grazie anche ai contributi Covid di competenza del periodo precedente alla cessione, retrocessi dall’acquirente a Coop Alleanza 3.0)”.

Infine è terminata anche la liquidazione della controllata Viaggia con noi srl (con una perdita da 39mila euro) segnando così l’addio delle coop al segmento turismo grazie a Robintur cui fanno capo i marchi Bt Expert, Conero Viaggi e Turismo srl, oltre a Cherry For Fun. Tanti piccoli tasselli nel tentativo di tenere i conti in ordine mentre i prezzi e i tassi continuano a salire non promettendo niente di buono. Così anche il 2023 si chiuderà in perdita.

“Sul tema del Bilancio, infine, è presto per fare previsioni. Tuttavia, a meno di ulteriori shock energetici – che hanno pesantemente condizionato i risultati 2022 – e grazie alle scelte di investimento su formazione del personale, modernizzazione della rete vendita e prodotti e grazie alla focalizzazione sulle attività core della Cooperativa, contiamo di poter tornare all’utile nel 2024″ concludono dalla più grande Coop del Paese.

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