Tim, ok del cda alla vendita della rete. Vivendi sul piede di guerra
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In evidenzaTlc Lun 06 novembre 2023

Tim, via libera del cda alla vendita della rete. Il titolo sull'ottovolante

La delibera del cda avvia il percorso per la costruzione della nuova Tim disegnata dal piano industriale. Vivendi promette battaglia Tim, via libera del cda alla vendita della rete. Il titolo sull'ottovolante La sede di Tim
Redazione Verità&Affari
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Disco verde del cda di Tim alla cessione della rete a KKr. C’è voluta una maratona di tre giorni, con due cda intervallati da una sessione informale di induction, per chiudere una lunga partita. Undici i voti favorevoli, tre quelli contrari. Si tratta di un risultato, questo, che supera le più rosee aspettative. Ma non risolve il nodo Vivendi che è pronta a dare battaglia. Violenta la reazione del titolo in Borsa che prima a fatto fatica ad aprire per eccesso di rialzo ed infine ha ritracciato andando giù, a metà seduta, di oltre il 3 per cento.

La delibera del cda avvia il percorso per la costruzione della nuova Tim disegnata dal piano industriale. Un gruppo che, con l’offerta messa sul piatto da 18,8 miliardi di euro che può salire fino a 22 miliardi, si toglie 14 miliardi di debiti e che punta a “nuove prospettive di sviluppo”, come indica lo stesso Labriola.

Il closing dovrebbe avvenire  entro l’estate del 2024

Prima sarà necessario espletare le procedure e ottenere le necessarie autorizzazioni. Il cda ha sciolto anche un altro nodo, oggetto di uno scontro che si è consumato a suon di pareri legali in queste settimane: quello su quale organo societario sia competente a decidere sull’operazione di cessione della rete. Su questo il board ha deliberato che la competenza è esclusivamente consiliare.

Quanto basta per far scattare subito l’immediata reazione dell’azionista Vivendi, che ha chiesto la convocazione di un’assemblea straordinaria, e anche quella del fondo Merlyn, che nei giorni scorsi ha presentato un piano alternativo alla cessione della rete a Kkr. Intanto, per quanto riguarda l’offerta non vincolante su Sparkle, “avendola ritenuta non soddisfacente”, il cda ha dato mandato al ceo di verificare la possibilità di ricevere un’offerta vincolante a un valore più elevato una volta completata la due diligence, il cui termine è stato esteso fino al 5 dicembre.

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