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AperturaTlc Gio 03 agosto 2023

TIM, Labriola: "Stiamo lavorando alacremente per centrare le scadenze di settembre"

Dopo la semestrale, oggi l'ad Labriola conferma i tempi per esaminare l'offerta di Kkr sulla rete Netco. Per l'assemblea si vedrà in seguito. TIM, Labriola: "Stiamo lavorando alacremente per centrare le scadenze di settembre"
Redazione Verità&Affari
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TIM, Labriola: “Stiamo lavorando alacremente per centrare le scadenze di settembre”

(Teleborsa) – “Stiamo conseguendo quello che avevamo promesso e la performance del primo semestre supporta la guidance annuale, che è quindi confermata e ribadita. L’accelerazione del business domestico della seconda parte dell’anno supporterà il risultato del gruppo e TIM Brasil continuerà a supportare la crescita. Tra TIM Brasil e Italia abbiamo una buona visibilità sull’andamento dei ricavi e dell’EBITDA del secondo semestre”. Lo ha affermato Pietro Labriola, amministratore delegato di TIM, nella call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati al 30 giugno 2023.

“Dobbiamo essere orgogliosi dei risultati raggiunti, ma è solo l’inizio – ha aggiunto – Ciò che stiamo facendo è rimettere il gruppo sulla carreggiata della crescita strutturale e crediamo di poter raggiungere questo obiettivo”.

Sulla cessione della Rete, per la quale TIM ha scelto l’offerta di KKR, il gruppo guidato da Labriola non prevede ritardi: “Stiamo lavorando alacremente per centrare le scadenze di settembre. Tre mesi sono appena sufficienti per le attività necessarie, ma siamo nei tempi previsti e non prevediamo alcun ritardo“, parlando di 9-12 mesi per avere le approvazioni aziendali e regolamentari.

Con italiani, golden power sarà agevolato

Se parteciperanno alcune entità italiane nel deal con KKR, il processo golden power sarà agevolato – ha detto l’AD – Ricordate però che noi ci siamo abituati perché anche per FiberCop ci siamo passati, per cui abbiamo già previsto alcuni rimedi. Per quanto riguarda la tempistica, abbiamo indicato 9-12 mesi perché dovete ricordare che oggi la NetCo non è ancora un’azienda. Dobbiamo fare un carve-out, per cui in questi tempi sono previsti dei margini per definire il perimetro e rispettare tutte le leggi italiane”.

Pressato dagli analisti per avere più dettagli sul trade-off della trattativa, in merito a come usciranno NetCo e ServiceCo, Labriola ha puntualizzato: “Abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo non è avere una good company e una bad company, quindi non avremo una ServiceCo che non è sostenibile dal punto di vista finanziario e industriale. Ciò sta guidando le nostre discussioni”. In merito al perimetro, ha sottolineato che “l’offerta di KKR comprende Sparkle, e quindi non voglio inseguire tutte le indiscrezioni della stampa” sul fatto che la società dei cavi potrebbe essere esclusa.

Su assemblea straordinaria deciderà il cda

In merito all’ipotesi di convocare una assemblea straordinaria per il via libera alla operazione per la la vendita di NetCo, Labriola non ha fornito indicazioni precise, affermando che “ci sono diversi scenari possibili secondo l’offerta che riceveremo” e “sull’assemblea deciderà il CdA quando avremo l’offerta vincolante sul tavolo, solo allora faremo una valutazione”.

Analizzando l’intero mercato, il manager ha affermato che “il consolidamento è un tema per tutta l’Europa e quindi sarà sicuramente il prossimo livello anche in Italia, perché nessuno può essere contento dei risultati che si possono raggiungere in questo ambiente sfidante. Se c’è un market repair in Italia, anche se saremo passivi avremo un miglioramento delle condizioni. Ma se non cediamo il NetCo, non potremo essere attivi, per problemi antitrust”.

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