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AperturaInvestimenti Lun 11 marzo 2024

Rotberg (J. Safra Sarasin): finanziari e tech possono crescere ancora

Gli utili del quarto trimestre 2023 battono le aspettative più moderate degli analisti negli Stati Uniti.
Gianluca Baldini
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Gianluca Baldini

Gli utili del quarto trimestre 2023 battono le aspettative più moderate degli analisti negli Stati Uniti. Insomma, a farla da padrone è un po’ di ottimismo, soprattutto nei settori finanziario e tecnologico, dove il vento riprenderà a soffiare forte. Ne abbiamo parlato con Wolf von Rotberg, Equity Strategist di J. Safra Sarasin

Come è andata la stagione degli utili?

“La stagione degli utili negli Stati Uniti è iniziata in modo positivo. Dopo che il 15% delle società ha comunicato i risultati del quarto trimestre, il 66% ha battuto le aspettative pre-stagionali sugli utili, mentre solo il 49% ha battuto le vendite. I margini sono ancora scesi ai livelli visti l’ultima volta nel quarto trimestre del 2022, il che riflette le moderate aspettative in vista della stagione. Prevediamo che nelle prossime settimane gli utili rimarranno forti, ma non prevediamo che la stagione abbia implicazioni importanti per la performance di mercato o per le revisioni degli utili. Le banche hanno probabilmente raggiunto il picco dei proventi netti da interessi per il ciclo, il che giustificherebbe una posizione più cauta sul settore nei prossimi trimestri. Anche i margini sono destinati a subire maggiori pressioni nei prossimi trimestri, poiché le dinamiche dell’inflazione sono diventate meno favorevoli”.

Quali i settori che hanno performato meglio?

Il settore tecnologico e quello finanziario sono gli unici due settori statunitensi in cui le aspettative sono state migliorate nel corso della stagione, mentre il settore sanitario e quello energetico hanno subito le più marcate revisioni al ribasso nel corso del quarto trimestre 2023. Le aspettative sugli utili più deboli in questa stagione si sono tradotte anche in aspettative ridotte anche a livello di margini rispetto al trimestre precedente. I margini dichiarati sono stati leggermente più forti del previsto ma, con un valore di circa l’11%, rimangono al livello più basso dal quarto trimestre del 2022″.

Quale le vostre prospettive per il futuro?

“In prospettiva, ci aspettiamo che i margini tendano a diminuire, a causa dell’evoluzione del contesto inflazionistico. Il forte aumento della domanda nel 2021/22 ha dato spazio alle imprese per aumentare i prezzi, traducendosi in una ripresa dell’inflazione dei beni, mentre le pressioni salariali sono rimaste moderate, riflettendosi in una ripresa ritardata dell’inflazione dei servizi. Ciò ha portato a una forte espansione dei margini nel 2021, prima di stabilizzarsi nel 2022.

Mentre l’inflazione dei beni ha raggiunto il suo picco lo scorso anno e da allora è rientrata nell’intervallo obiettivo della Fed, l’inflazione cosiddetta “vischiosa” dei servizi rimane ben al di sopra del 3%. Di conseguenza, il divario tra l’inflazione dei beni e quella dei servizi si è invertito, determinando un aumento della pressione sui margini, che alla fine dovrebbe indurre le imprese a razionalizzare i costi attraverso riduzioni della forza lavoro. Finora solo un numero limitato di aziende ha parlato di tagli occupazionali, spesso per motivi idiosincratici, ma con l’avanzare della stagione potrebbero essere fornite maggiori indicazioni”.

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
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