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InvestimentiPrimo piano Mer 19 aprile 2023

BofA, gestori preferiscono azioni a bond con più ampio margine da 2009

Dal consueto sondaggio BofA emerge che i gestori interpellati preferiscono mettere in portafoglio azioni invece di bond BofA, gestori preferiscono azioni a bond con più ampio margine da 2009
Redazione Verità&Affari
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BofA, gestori preferiscono azioni a bond

(Teleborsa) – I gestori di fondi a livello globale sono diventati più bearish, ovvero pessimisti, ad aprile 2023, con la stretta creditizia vista nelle scorse settimane che ha portato pessimismo sulla crescita globale e la più alta allocazione obbligazionaria da marzo 2009. È quanto emerge dal consueto Global Fund Manager Survey di Bank of America (BofA).

L’allocazione di liquidità è rimasta al di sopra del segnale di “buy” tattico del 5%, presente dal novembre 2021. I livelli di liquidità sono quindi rimasti superiori al 5% per 17 mesi consecutivi, un lasso di tempo superato solo dal mercato ribassista DotCom di 32 mesi.

I timori di una stretta creditizia spingono l’allocazione obbligazionaria a salire di 9 punti percentuali su base mensile al 10% netto Overweight, il maggior sovrappeso da marzo 2009, si legge nella ricerca. E anche il sottopeso degli investitori in azioni rispetto alle obbligazioni è ora a livelli che non si vedevano dalla Grande crisi finanziaria.

Secondo i gestori intervistati, la fonte più probabile per un “evento di credito” sono immobili commerciali Usa/Ue (48%), seguiti da sistema bancario ombra statunitense (25%), debito societario USA (6%), declassamento del debito del Tesoro USA (4%), immobili in Cina (4%) e debito sovrano europeo (3%).

BofA afferma anche che gli investitori sono tornati sui titoli difensivi (utilities, staples, healthcare) rispetto ai ciclici (discretionary, banks, energy, materials), spinti da grandi rotazioni da banks & materials a healthcare & utilities.

Le posizioni più affollate sono invece: Long big tech stocks (30%); Short US banks (18%); Long China equities (13%); Short REITs (12%); Long European equities (11%); Long US dollar (5%).

(Foto: Foto di Nick Chong su Unsplash)

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
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