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AperturaLavoro Mar 09 gennaio 2024

Lavoro, il tasso di disoccupazione scende a sorpresa al 7,5%

Le attese erano di un aumento al 7,9%. Si conferma il trend visto in estate dopo lo stop al reddito di cittadinanza Lavoro, il tasso di disoccupazione scende a sorpresa al 7,5%
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Scende a sorpresa la disoccupazione a novembre e cala con decisione anche la disoccupazione giovanile. Istat ha comunicato che a novembre 2023, rispetto al mese precedente, aumentano gli occupati e gli inattivi, mentre diminuiscono i disoccupati. La crescita dell’occupazione, rispetto al mese precedente, coinvolge solamente i lavoratori dipendenti, saliti a più di 18 milioni 700 mila; con un aumento di 15 mila unità, tornano a crescere anche i dipendenti a termine.

Gli ultimi dati confermano quanto visto in estate, quando dopo lo stop al reddito di cittadinanza ci fu un aumento degli occupati. “I dati sul lavoro forniti da Istat- ha commentato il ministro del Turismo Daniela Santanchè – dimostrano non solo la bontà dell’operato del governo Meloni ma anche un’inversione di tendenza della disoccupazione. Se oggi noi vediamo oltre mezzo milione di occupati in più è perché la nostra idea su imprese e lavoro è chiara e lo abbiamo dimostrato in questa legge di bilancio dove vige il concetto ‘più assumi, meno paghi’”.  

Aumenta l’occupazione tra le donne

L’occupazione aumenta (+0,1%, pari a +30mila unità) tra le donne (quella maschile rimane sostanzialmente stabile), i dipendenti e gli over 34, mentre cala tra gli autonomi e i 15-34enni. Il tasso di occupazione resta invariato al 61,8%.

Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-3,3%, pari a -66mila unità) per uomini e donne e per tutte le classi d’età, con l’eccezione dei 25-34enni tra i quali invece si osserva un aumento. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,5% (-0,2 punti, contro attese degli analisti per un tasso in salita a 7,9%), quello giovanile al 21,0% (-2,5 punti).

La crescita del numero di inattivi (+0,4%, pari a +48mila unità, tra i 15 e i 64 anni) coinvolge uomini, donne e solamente gli individui di età inferiore ai 35 anni; tra i 35-49enni e gli ultracinquantenni gli inattivi sono infatti in calo. Il tasso di inattività sale al 33,1% (+0,1 punti).

Il confronto con il trimestre precedente

Confrontando il trimestre settembre-novembre 2023 con quello precedente (giugno-agosto), si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,6%, per un totale di 130mila occupati. La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,7%, pari a +14mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-1,1%, pari a -137mila unità).

Il numero di occupati, pari a 23milioni 743mila a novembre 2023, supera quello di novembre 2022 del 2,2% (+520mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,3 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+1,3 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.

Rispetto a novembre 2022, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-3,6%, pari a -71mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,6%, pari a -459mila).

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