Azimut, spin-off e quotazione in Borsa della Rete
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MercatiPrimo piano Gio 28 marzo 2024

Azimut, spin-off e quotazione in Borsa della Rete

La nuova realtà, indipendente dal Gruppo Azimut, potrà includere nell'azionariato anche partner bancari/finanziari e avrà all'avvio almeno 20 miliardi di masse in gestione Azimut, spin-off e quotazione in Borsa della Rete
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Il CdA di Azimut, gruppo attivo nel risparmio gestito e incluso nel FTSE MIB, ha deliberato un progetto che prevede lo spin off di una parte della Rete italiana di Consulenti Finanziari che confluirà in una nuova banca digitale con l’obiettivo di quotarla entro 6-9 mesi.

La nuova realtà, indipendente dal Gruppo Azimut, potrà includere nell’azionariato anche partner bancari/finanziari e avrà all’avvio almeno 20 miliardi di masse in gestione a cui fanno riferimento circa 1000 Consulenti Finanziari e sarà caratterizzata da un forte orientamento alla crescita. In 5 anni verrà assegnato il 10% del capitale sociale (2% all’anno) della nuova banca ai Consulenti Finanziari già in struttura e a quelli che entreranno nella nuova realtà dal mercato, andando a ricostruire il modello fondato sulla partnership e sulla partecipazione dei Consulenti Finanziari all’azionariato che ha caratterizzato Azimut nei suoi 34 anni di storia.

Azimut Holding avrà dalla nuova entità la garanzia per 20 anni dei ricavi prodotti dalle masse esistenti all’atto del conferimento e si avvarrà dei servizi bancari della nuova società, si legge in una nota.

“La cessione al mercato di una parte della rete di CF in Italia tramite spin off in una Fintech Bank, consentirà agli azionisti di Azimut Holding di accrescere il valore delle proprie azioni grazie alla generazione di utili legati al margine di interesse ad oggi non ricompresi nel perimetro della società”, ha commentato Pietro Giuliani, Presidente del Gruppo Azimut.

La nuova società, una volta ottenute le autorizzazioni e avviata l’attività, si pone l’obiettivo di raddoppiare in 5 anni gli utili e le masse gestite/amministrate, in condizioni di mercato normali, in linea con quanto sempre realizzato dal Gruppo Azimut nei precedenti piani industriali. Nei primi 5 anni, la raccolta di risparmio gestito, assicurativo, advisory e amministrata è prevista tra i 16 e i 19 miliardi di euro, la crescita della liquidità e dei conti correnti tra i 7,5 e i 10 miliardi di euro. Entro il 2029, il piano prevede l’inserimento di 500 nuovi professionisti dal mercato, tra Wealth Manager, Private Banker e Consulenti Finanziari anche grazie alla possibilità di poter partecipare al capitale della società.

Azimut Holding rimane indipendente e quotata in borsa, con Timone Fiduciaria che mantiene il ruolo di azionista di riferimento. Azimut Holding, che continuerà ad operare senza una licenza bancaria, proseguirà la sua strategia di crescita secondo l’attuale modello di business del Gruppo. Ciò include le attività di distribuzione in Italia (con circa 850 Consulenti Finanziari), l’intera piattaforma globale di asset management (mercati pubblici e privati), la partnership con UniCredit, tutto il perimetro internazionale e tutte le altre attività di Fintech e Corporate Investment Banking.

“Negli ultimi 10 anni le reti di Consulenti Finanziari hanno visto triplicare la quota di mercato oggi vicina al 18% – ha commentato Paolo Martini, Amministratore Delegato di Azimut Holding e Amministratore Delegato in pectore della nuova banca – Come industria abbiamo ancora un grande spazio di crescita e con la nuova banca digitale al servizio di clienti e consulenti vogliamo cogliere appieno questo trend con l’obiettivo di diventare tra i leader di mercato in Italia”.

(Teleborsa) –

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