Un piano da 30 milioni per rimettere in piedi il levriero di Trussardi
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Moda Lun 25 luglio 2022

Un piano da 30 milioni per rimettere in piedi il levriero di Trussardi

Il levriero di Trussardi è ormai griffato Quattro R, il fondo di cui sono sponsor, Inps e Cdp che ne ha preso saldamente il controllo. Un piano da 30 milioni per rimettere in piedi il levriero di Trussardi
Redazione Verità&Affari
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I pianti di Trussardi

Il levriero di Trussardi è ormai griffato Quattro R, il fondo di cui sono sponsor, fra gli altri, Inps e Cdp che ne ha preso saldamente il controllo e ora lo governa attivamente. L’assemblea dei soci svoltasi di recente ha ratificato il nuovo assetto eleggendo un cda a sei presieduto da Francesco Conte, top manager di Quattro R che è anche numero uno di Finos dove dei fondatori c’è solo Tomaso Trussardi, figlio di Nicola, scomparso tragicamente in un incidente stradale ad aprile di 23 anni fa.

I soci hanno anche approvato il bilancio 2021 chiuso una perdita di 24 milioni, in discesa rispetto ai 43 milioni dell’anno prima, frutto della cura di risanamento che è partita con il perfezionamento dell’investimento di maggioranza di Quattro R sgr che ha il 70,5% di Levriero holding, di cui Tomaso Trussardi ha il 29,5%. Levriero holding ha l’85,9% di Finos (la vedova di Trussardi Maria Luisa Gavazzeni ha il 14,1%) che detiene il 100% di Trussardi spa a cui fanno capo le altre controllate.

Un solo marchio

La svolta si basa su un posizionamento del brand e la presenza di un unico marchio (Trussardi) focalizzato nei segmenti premium e contemporary, il rilancio del marchio si accompagna ad una forte strategia digitale, nuova identificazione di un lifestyle concept partendo dall’asset della maison Trussardi, nuova sede sociale e flagship in piazza Scala Milano, dove saranno ottimizzate le attività food & fashion e riguardo il food, c’è in arrivo un partner strategico. Al fine di risanare il deficit patrimoniale della controllata TRS Evolution e dotare il gruppo della liquidità necessaria, è stata finalizzata una manovra di rilancio sulla base di 30 milioni di nuova finanza.

La manovra prevede l’accollo da parte di Trussardi di 44 milioni di debiti di TRS su 55 totali e contestuale rinuncia sempre di Trussardi di un credito derivante dall’accollo. Trussardi inoltre ha confermato la garanzia personale di 11 milioni sul debito residuo di TRS con rimborso posticipato al 2025. Conversione dei debiti bancari in strumenti di semi equity iscritti in una apposito riserva. Riscadenzamento a 5 anni di alcuni debiti a medio lungo di TRS con Banco Desio e Banca Sella, pari a 2 milioni con interessi calmierati.

Ricapitalizzazione di TRS di 10 milioni a carico della Trussardi anche tramite rinuncia al credito royalties oltre ad un finanziamento ulteriore di 8 milioni sempre di Trussardi spa a TRS. Conferma delle linee a breve, erogazione da parte di Illimity a Trussardi di un finanziamento a medio lungo di 25 milioni con garanzia Sace, prestito di CreVal a Trussardi di 4 milioni con obbligo di restituirne 2. Poi sottoscrizione di strumenti partecipativi in Finos effettuato dai soci pari a 2,5 milioni e conseguente ricapitalizzazione in Trussardi spa di 2 milioni.

Fatturato in crescita

L’andamento del Levriero è positivo con una crescita del 29% del fatturato che ha prodotto un ebitda gestionale in miglioramento del 12%. Il conto economico riclassificato a fine 2021 evidenzia un rosso di 138 milioni. Nelle carte viene segnalata una potenziale criticità derivante dal conflitto in Ucraina. La filiale russa ha crediti per 4 milioni che non risultano ancora scaduti e i flussi di cassa della filiale mostrano un miglioramento di 0,6 milioni dovuti alla performance retail.

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