Cina, mossa pro Huawei con la stretta agli iPhone Apple
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Primo pianoTech Ven 08 settembre 2023

Cina, mossa pro Huawei con la stretta agli iPhone Apple

A pochi giorni dal lancio dell’iPhone 15, previsto martedì prossimo 12 settembre, Apple soffre in Borsa a causa di uno sgambetto cinese. Cina, mossa pro Huawei con la stretta agli iPhone Apple
Maddalena Camera
di 
Maddalena Camera

A pochi giorni dal lancio dell’iPhone 15, previsto martedì prossimo 12 settembre, Apple soffre in Borsa a causa di uno sgambetto cinese che gli è costato circa 200 miliardi di dollari di capitalizzazione. In Cina infatti il governo vuole vietare l’uso dell’iPhone per i dipendenti pubblici. Una rivincita per Huawei, il produttore di apparati di rete e smartphone  a cui è stato proibito l’uso del sistema operativo più usato al mondo, ossia Android di Google. 

Huawei  ha lanciato nei giorni scorsi In Cina  il suo ultimo smartphone, il Mate 60 Pro, molto performante  che secondo alcune indiscrezioni, è andato a ruba con migliaia di esemplari venduti. Secondo gli analisti  Alcuni analisti  la società potrebbe vendere  fino a sei milioni di unità del suo ultimo nato entro la fine dell’anno, aumentando del 65% le sue consegne del 2023. Secondo Bank of America, Apple realizza in Cina la vendita di almeno 50 milioni di iPhone all’anno e un eventuale divieto per i dipendenti pubblici di tradurrebbe nella perdita di 5-10 milioni di  pezzi venduti.

La vicenda minaccia Apple per il sorpasso di Samsung come leader del mercato mondiale degli smartphone. Gli analisti infatti prevedevano fino a pochi giorni fa che l’iPhone 15 avrebbe segnato il grande balzo di Cupertino, facendola affermare per la prima volta come il maggiore produttore di smartphone al mondo per volume. Ma la possibile stretta cinese mette a rischio l’atteso sorpasso considerato che la Cina rappresenta un quinto dei ricavi del colosso della Silicon Valley.   Oggi il titolo Apple è in ripresa facendo segnare un +1% alla Borsa di New York.

Condividi articolo