Osservatorio eCommerce, in Italia vale 54 miliardi
Poco meno di 20 miliardi arrivano grazie a turismo e trasporti, che è cresciuto del 25% rispetto all'anno precedenteQuanto vale l’ecommerce in Italia? Nel 2023 gli italiani hanno acquistato online beni e servizi per 54,2 miliardi di euro (+13% rispetto al 2022). Tra i due settori vincono i servizi, soprattutto grazie alle performance molto positive del settore turismo e trasporti. In questo ambito il valore degli acquisti online raggiunge i 19,2 miliardi di euro (+25%). Mentre l’acquisto di prodotti tocca i 35 miliardi di euro (+8%), una crescita più controllata rispetto agli anni scorsi e in buona parte legata all’inflazione. Sono questi i dati salienti dell’ Osservatorio eCommerce B2c, giunto alla ventitreesima edizione, redatto dalla Business School of Management del Politecnico di Milano e Netcomm.
Clienti esigenti
“Dopo una decisa accelerazione nell’ultimo triennio, il numero di consumatori digitali italiani si è stabilizzato a 33 milioni. Si tratta di una porzione di clienti molto esigenti, che non fa più distinzione tra online e offline ma che chiede un’offerta sempre più personalizzata tanto agli store digitali quanto ai negozi più tradizionali – ha detto Robert
I comparti più dinamici
Secondo la ricerca i comparti di prodotto più dinamici, con tassi di crescita in linea o superiori alla media (+8%), sono il Beauty (+11%), l’Informatica ed elettronica di consumo (+8%) e l’Editoria (+8%). Inoltre crescono a ritmi positivi, seppur più contenuti, anche l’Abbigliamento (+7%) e l’Arredamento e home living (+7%), mentre fatica il Food&Grocery (-0,5%).
“Nel 2023 non cambia sostanzialmente la ripartizione del mercato tra eCommerce e fisico in Italia: il tasso di penetrazione dell’online sui consumi totali (online + offline) acquista un punto percentuale e arriva al 13%, con valori diversi nelle componenti di prodotto (11%) e di servizio (17%)- aggiunge Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c – Sebbene i numeri non evidenzino prospettive particolarmente rosee, il digitale è ormai essenziale per il Retail. Dell’eCommerce viene particolarmente apprezzata la capacità di amplificare la relazione tra brand e consumatori e di estendere, in termini spazio-temporali, una visita occasionale e discontinua (in negozio) in una relazione potenzialmente continua”.
I mercati principali
Le dinamiche dell’eCommerce italiano non sono diverse da quelle del contesto internazionale negli ultimi due anni. Quest’anno, gli acquisti online di prodotto a livello mondiale crescono del +8,9% rispetto al 2022, ossia pochi punti percentuali in più rispetto all’incremento degli acquisti di prodotto totali (+3,9%). La crescita dell’eCommerce di prodotto è pari al +9% in Cina, al +9% negli Usa e al +4% in Europa. Con particolare riferimento al mercato europeo, gli Stati dove il commercio online di prodotto è più sviluppato sono Gran Bretagna, stabile rispetto al 2022, Germania (+4%), Francia (+5%) e Spagna (+5%), mentre il rapporto tra i consumi online e i consumi totali retail nei diversi Paesi rimane, invece, costante o acquisisce al massimo un punto percentuale.
Tecnologie di frontiera e sostenibilità sociale e ambientale.
Nuove tecnologie
I retailer e i merchant eCommerce, in Italia e all’estero, sono aperti verso la sperimentazione di tecnologie di frontiera in grado di migliorare le attività di relazione con il consumatore e di ottimizzare i processi di back-end. Alcuni esempi riguardano il ricorso all’Intelligenza Artificiale per personalizzare la customer experience in fase di navigazione, scelta e acquisto online, il Virtual Try-on per consentire agli acquirenti di testare virtualmente l’esperienza di prova di un prodotto grazie all’uso di fotocamere, o l’Extended Reality per simulare la “fisicità” della visita in negozio anche attraverso i canali digitali, per migliorare le attività di relazione con il consumatore e per ottimizzare i processi di back-end. Emergono, infine, modelli di business che propongono uno stile di consumo più consapevole, come il second-hand market che, soprattutto nell’Abbigliamento e nell’Arredamento e home Living, sta modificando la relazione tra brand e consumatore sia offline che online.