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AperturaBanche Sab 16 marzo 2024

Abi, prosegue il calo dei tassi sui mutui ma aumentano le sofferenze bancarie

Secondo il bollettino mensile dell'Abi il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è diminuito al 3,90%. Abi, prosegue il calo dei tassi sui mutui ma aumentano le sofferenze bancarie Insegna bancaria
Redazione Verità&Affari
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Prosegue il calo dei tassi applicati dalle banche sui nuovi mutui delle case. A febbraio, segnala l’Abi nel consueto rapporto mensile, il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è diminuito al 3,90%, rispetto al 3,98% di gennaio 2024 e al 4,42% di dicembre 2023. Anche il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 5,37% dal 5,48% di gennaio e dal 5,45% di dicembre 2023 mentre il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) e’ stato del 4,78%, come nel mese precedente.

A febbraio, però, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 2,7% rispetto a un anno prima, mentre a gennaio 2024 avevano registrato un calo del 2,6%, quando i primi erano diminuiti del 4% e i secondo dell’1,3%. Secondo l’Abi “il calo dei volumi di credito è coerente con il rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti”.

Le sofferenze nette, ovvero al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, a gennaio sono state 17,5 miliardi di euro, a fronte dei 16,7 miliardi a dicembre 2023. L’Abi sottolinea che se confrontato con il livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto nel novembre 2015 (88,8 miliardi), il calo è di 71,3 miliardi. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è all’1,04% a gennaio (0,98% a dicembre 2023; 4,89% a novembre 2015).

Le sofferenze nette a gennaio, ha spiegato presentando il rapporto Gianfranco Torriero, vice direttore generale vicario dell’Abi, “sono state 17,5 miliardi rispetto ai 16,7 miliardi di dicembre 2023, non si tratta però di un incremento della rischiosità ma di un cambiamento nelle modalità di rilevamento della Banca d’Italia. L’aumento delle sofferenze – ha osservato – è un effetto statistico di questo cambiamento, mentre al netto di questo effetto i valori restano stabili”.

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