Imprese italiane strette fra tassi in rialzo e merito di credito
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AperturaImprese Sab 16 marzo 2024

Imprese italiane a rischio fra tassi in rialzo, algoritmi e merito di credito

Per il presidente di Anpit-Azienda Italia, Federico Iadicicco, "bisogna ripristinare la vecchia dinamica di relazioni fiduciarie tra l’istituto di credito e l’imprenditore" Imprese italiane a rischio fra tassi in rialzo, algoritmi e merito di credito Un lavoratore all'opera in un'azienda
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Non bastava l’aumento dei tassi e i complessi calcoli e algoritmi a rendere difficile l’accesso al credito per le imprese. Ci si mette anche il merito di credito. O meglio i tempi lunghi della procedura di riabilitazione nel caso in cui si sia stati segnalati come cattivi pagatori e si stia tentando di rimettersi in carreggiata. Con il rischio di schiacciare il timido tentativo di ripresa.

Per avere un’idea della situazione, basti pensare che dopo la segnalazione per una o due rate pagate in ritardo, sono necessari poi dodici mesi dalla regolarizzazione per ottenere la cancellazione del dato. A patto che nei dodici mesi in questione i pagamenti siano stati regolari. E se per caso c’è di mezzo un contenzioso? Allora i tempi diventano quelli della giustizia italiana, nel mirino di Bruxelles proprio per la sua lentezza. 

Federico Iadicicco, presidente di Anpi 

“Si tratta di un meccanismo che così com’è mette in difficoltà le aziende, in particolare le Pmi. Bisognerebbe invece ripristinare la vecchia dinamica di relazioni fiduciarie tra l’istituto di credito e l’imprenditore” ha dichiarato il presidente di Anpit-Azienda Italia, Federico Iadicicco.

Stop alla dittatura dell’algoritmo

“Tornare quindi a una dimensione di discrezionalità tale per cui la banca, valutando caso per caso, può andare oltre i parametri e gli alert, evitando così che il rischio di solvibilità di un’impresa sia legato a un iter automatizzato. Procedimento che una volta innescato mette in sofferenza l’azienda impedendole di accedere a nuovi crediti e quindi programmare futuri investimenti” ha auspicato Iadicicco.

Lo scenario economico è in peggioramento

La situazione non è affatto rose e fiori per le imprese come testimonia anche il trend dei crediti di difficile recupero. Con un effetto anche sui bilanci delle banche. Nel Market Watch Npl di Banca Ifis, si registra un aumento dei crediti in bonis, e quindi senza evidenze oggettive di riduzione di valore, ma con attese di deterioramento. ll dato è passato dall’11,2% di giugno all’11,3% di settembre 2023 segnalando lo stato di sofferenza delle imprese. Italiane e non solo visto che l’andamento è in linea con l’intero Vecchio continente, dove Francia e Germania.

Colpa forse anche dell’aumento dei tassi di interesse che rende più difficile la vita agli imprenditori. Si tratta di un circuito negativo estremamente pericoloso perchè le difficoltà delle aziende si tramutano in segnalazioni ad organismi come Crif e rischiano di generare un effetto domino comoplicando se non azzerando l’accesso al credito. Anche quando l’imprenditore magari tenta di rimettersi in carreggiata.

Il percorso ad ostacoli della riabilitazione nel merito di credito

La segnalazione come cattivo pagatore se da un lato tutela il sistema creditizio, dall’altro riduce l’ossigeno alle imprese. Con il rischio di soffocare anche chi si trova in una fase temporanea di difficoltà. Quindi non di un’azienda decotta, ma di un’impresa che si barcamena fra aumento dei tassi e crisi economica con margini di manovra sempre più stretti e magari anche necessità di investimenti.

“Banche e finanziarie inviano mensilmente a CRIF i dati aggiornati relativi alle tue richieste di finanziamento, al pagamento delle rate, alla concessione o rifiuto o estinzione del prestito/carta di credito /mutuo” spiega CRIF. Tuttavia far scomparire la segnalazione è un procedimento lungo definito dal Codice di condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti approvato dall’Autorità Garante (Codice di condotta) nell’ottobre 2022. E cioè ben prima che l’economia europea subisse una pesante battuta d’arresto con Germania e Francia in recessione.

 

 

 

 

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