Mutui, Abi: "nel 2023 boom di rinegoziazioni"
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ In evidenza/Banche
BancheIn evidenza Sab 04 novembre 2023

Mutui, Abi: "boom di rinegoziazioni nel 2023 "

Nei primi nove mesi del 2023, l’ammontare dei mutui rinegoziati è stato di 17,4 miliardi euro, ben oltre 5,1 miliardi nei primi 9 mesi del 2022 Mutui, Abi: "boom di rinegoziazioni nel 2023 " SEDE MILANESE ABI ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

Nel 2023 in Italia è fortemente cresciuto l’ammontare dei mutui rinegoziati (allungamenti, passaggi da variabile a fisso, revisione del tasso di interesse), per attenuare gli impatti dell’incremento dei tassi d’interesse sull’importo delle rate dei mutui a tasso variabile. Infatti, come segnala Abi sulla base dei dati appena pubblicati dalla Banca Centrale Europea, nei primi nove mesi del 2023, l’ammontare dei mutui rinegoziati è stato di 17,4 miliardi euro, ben superiore ai 5,1 miliardi nei primi 9 mesi del 2022.

In termini di comparazione internazionale, nei primi 9 mesi del 2023 a fronte di un valore per l’Italia del 34,4%, l’incidenza delle rinegoziazioni sul totale delle nuove erogazioni nell’area dell’euro è del 24,4%. Proprio in tal senso l’Abi ha promosso per i propri Associati l’adozione di misure in favore delle famiglie con mutui a tasso variabile.

Tre esempi

Il primo è l’allungamento del piano di ammortamento dei finanziamenti per l’acquisto della prima casa. Il secondo è l’ ampliamento della platea dei beneficiari della rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario, introdotta dall’art.1, comma 322, della Legge 29 dicembre
2022, n. 197 (ad esempio, ammettendo alla misura anche soggetti con reddito ISEE o con mutui di importo più elevato rispetto a quanto previsto dalla legge).

Infine, il terzo è l’ulteriore diffusione della conoscenza presso la propria clientela della possibilità di ricorrere al Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa (cosiddetto Fondo Gasparrini), al fine di sospendere – al verificarsi di specifici eventi – il pagamento delle rate del finanziamento. Secondo gli ultimi dati della Banca d’Italia le consistenze di mutui a tasso fisso si collocavano al 63% del totale dei mutui.

Condividi articolo