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AperturaTurismo Dom 12 novembre 2023

Turismo, Emma Villas lancia la piattaforma Chiara Travels per crescere all'estero

Il gruppo, che da poco si è quotato sull'Egm vuole fidelizzare la sua clientela e ampliare la stagionalità all'inverno. Turismo, Emma Villas lancia la piattaforma Chiara Travels per crescere all'estero
Mikol Belluzzi
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Mikol Belluzzi

Emma Villas cresce all’estero. Il gruppo leader in Italia nel settore degli affitti brevi di ville e tenute di pregio da settembre quotato sul segmento Egm di Borsa Italiana, ha appena lanciato sul mercato Chiara Travels, il nuovo portale con cui si possono affittare 160 immobili di prestigio in luoghi iconici come Croazia, Spagna, Grecia, Francia, Austria, Portogallo. La società, che conta 50mila clienti, ha un portfolio di più di 550 immobili in esclusiva per un totale di circa 7.390 settimane prenotate (+55% rispetto al 2021), principalmente concentrate nel periodo giugno/settembre, con un fatturato 2022 di 28,3 milioni di euro e un EBITDA margin del 10,1%.

“Emma Villas è nata nel 2006 da un’idea che ho importato da una società americana” sottolinea a Verità e Affari Giammarco Bisogno, fondatore e ceo della società. “I primi a fare il nostro lavoro sono stati gli inglesi e i tedeschi che venivano in Italia, soprattutto in Toscana, compravano casali che poi ristrutturavano e riaffittavano ai loro connazionali”.

Che cosa vi ha spinto a quotarvi a Piazza Affari?
“Ho iniziato questo percorso nel 2019 su consiglio di un amico. All’inizio sembrava una meta irraggiungibile a causa del Covid che ci ha fermato. Poi, nel 2021, abbiamo ripreso il processo, che è stato impegnativo, e ora stiamo raccogliendo i risultati. Uno dei fattori che mi ha portato verso la quotazione è stato che nel nostro settore non ci sono aziende attenbibili, cioè strutturate e managerializzate, per cui dare questo segnale forte al mercato da parte nostra è stato importante per i proprietari, i clienti e i nostri finanziatori. Oggi abbiamo una marcia in più sul mercato e maggiori capitali a disposizione per lo sviluppo”.

A proposito di attendibilità, Airbnb non ha mai versato la cedolare secca al fisco…

“Non entro nel merito della vicenda. Posso dire che Emma Villas ha recepito la normativa fin dal 2017, per cui ai nostri clienti privati tratteniamo
la cedolare secca del 21% e la versiamo al fisco. Noi gestiamo immobili di prestigio. fornendo tutto ciò che serve all’ospitalità e al proprietario. Sono convinto che servano norme condivise in Europa, dato che l’extra alberghiero ormai è una vera e propria attività in grande espansione ed è importante che il quadro normativo garantisca alle imprese una pianificazione almeno di medio termine”.

Da dove nasce l’idea dell’ultima nata, la piattaforma Chiara Villas?
“Dalla volontà di esportare il sistema di Emma Villas anche in altre nazioni iconiche per il turismo come Francia, Spagna, Grecia, Portogallo, Austria e Croazia. Si tratta di una scelta ovvia dato che i nostri clienti – per l’86% stranieri – desiderano fare le loro vacanze con noi anche al di fuori dell’Italia. Nei prossimi tre anni vogliamo sviluppare un percorso virtuoso incrementando dal 25 al 30% la quota di clienti che ci scelgono due o più volte”.

Il turismo in Italia ha ampliato la sua stagionalità. Questo vale anche per voi?
“La nostra stagionalità va da aprile a ottobre, quale il periodo di massima concentrazione, ma ci poniamo l’obiettivo di coprire tutto l’anno, anche offrendo nuovi servizi, e puntando sulla montagna, un segmento dove stiamo entrando con sempre maggiore convinzione”.

Quando vi siete quotati avete parlato anche di possibili acquisizioni. A che punto siete?
“Abbiamo già fatto una piccola operazione in Sicilia che è andata molto bene e puntiamo a farne altre. Noi attualmente siamo molto presenti nel Centro Italia con il 60% delle ville e per questo vogliamo rafforzarci al Nord, nella zona dei laghi e in montagna. Siamo anche attenti a regioni emergenti come Marche, Emilia Romagna e Abruzzo dove c’è meno concorrenza”.

La chiusura del mercato russo vi ha danneggiati?
“No, perché abbiamo tanta clientela eterogenea proveniente da tutto il mondo che ci consente di superare situazioni macroeconomiche difficili o fattori esogeni non attesi. E comunque quest’anno abbiamo assistito al ritorno in Italia di americani, australiani e canadesi”.

Che attese avete per il prossimo anno?
“Per il 2024 abbiamo già dati migliori rispetto al 2023, e questo indipendentemente dal contesto mondiale. Le nostre ville sono per la gran parte immerse in contesti naturali; in un certo senso la nostra clientela vede il nostro prodotto come un’evasione momentanea dalle tensioni del mondo”.

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