Ia, dopo Amazon anche Google taglia posti di lavoro - V&A
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Tech/Apertura
AperturaTech Gio 11 gennaio 2024

Intelligenza artificiale, dopo Amazon anche Google taglia posti di lavoro a causa della concorrenza

La concorrenza sempre più forte con ChatGpg costringe anche Google a ridurre addetti nel comparto hardware e nell'unità assistenza digitale. Intelligenza artificiale, dopo Amazon anche Google taglia posti di lavoro a causa della concorrenza
Mikol Belluzzi
di 
Mikol Belluzzi

Il 2024 parte con un’ondata di licenziamenti nel comparto tech americano. Dopo Amazon, che in questi giorni sta licenziando centinaia di dipendenti da Prime Video e Twitch, anche Google ha preso la scure, tagliando addetti nel comparto hardware e nell’unità assistenza digitale. Una decisione legata in parte anche alla concorrenza dell’intelligenza artificiale di Microsoft e OpenAI, creatore di ChatGPT, che stanno mettendo in crisi il core business di ricerca di Google.

Secondo l’agenzia Reuters, inoltre, sono in uscita anche i co-fondatori di Fitbit, James Park ed Eric Friedman. “Nel corso della seconda metà del 2023, alcuni dei nostri team hanno apportato modifiche per diventare più efficienti e lavorare meglio, e per allineare le loro risorse alle principali priorità di prodotto. Alcuni team stanno continuando ad apportare questo tipo di modifiche organizzative, che includono l’eliminazione di alcuni ruoli a livello globale”, ha detto alla Reuters un portavoce di Google. Non sono state invece fornite informazioni dettagliate sul numero di ruoli interessati.

I licenziamenti nel tech

In generale, la crescita dell’Intelligenza artificiale generativa fa sì che molte mansioni possano essere automatizzate. Duolingo, ad esempio, ha tagliato il 10% dei suoi traduttori a causa dell’incremento dell’uso di intelligenza artificiale. Secondo il portale Layoffs.fyi, che monitora le riduzioni di posti di lavoro nel settore tecnologico, l’anno scorso 1.186 aziende tecnologiche hanno eliminato complessivamente oltre 262.600 posti di lavoro.

Google, infatti, non è l’unica azienda a ridurre i costi attraverso tagli al personale. Nel corso dell’ultimo anno, Meta, la società madre di Facebook, ha tagliato oltre 20mila posti di lavoro per rassicurare gli investitori, ottenendo un aumento del 178% nel titolo nel 2023. In aggiunta a Google e Amazon, Unity Software ha dichiarato la riduzione del 25% della sua forza lavoro, eliminando circa 1.800 posti di lavoro, mentre X di Elon Musk ha licenziato oltre 1.200 dipendenti.

Per Google, quindi, il 2024 si sta rivelando un anno critico sotto molteplici aspetti.  Le riduzioni di personale giungono in un momento in cui il gigante di Mountain View sta perseguendo un’impegno a “investire responsabilmente nelle principali priorità dell’azienda e nelle notevoli opportunità future“, come comunicato da Google attraverso una nota ufficiale.

Condividi articolo