Le Big Tech deludono. Si ferma la galoppata del Nasdaq - V&A
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In evidenzaMercati Ven 03 febbraio 2023

Le Big Tech deludono. Si ferma la corsa del Nasdaq. E ora?

I risultati trimestrali dei colossi della tecnologia fermano la corsa del Nasdaq che aveva chiuso giovedì con uno strabiliante +3,25% Le Big Tech deludono. Si ferma la corsa del Nasdaq. E ora?
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

Cina in ribasso ma lunedì riapre tutto

Le delusioni provocate dai big tech fermano il Nasdaq il cui  future del Nasdaq perde l’1% chiudendo una fase di rialzo culminata ieri con un rialzo del 3,25% a 12.200 punti. Il Dow Jones invece era in calo dello 0,12% a 34.05,94. L’indice S&P segna +1,44% a 4.178,70 punti.  

 ALPHABET (GOOGLE)*

Ricavi, pari a 76 miliardi di dollari nel quarto trimestre, e l’utile di 13,6 miliardi di dollari, sono stati inferiori a quelli ottenuti nello stesso periodo dell’anno precedente. Il prezzo delle azioni e’ sceso di oltre il 6% nelle contrattazioni after-market. Google ha registrato un crollo delle vendite pubblicitarie a 63,1 miliardi di dollari nel quarto trimestre, seppure meno di quanto previsto dagli analisti. Si tratta del secondo calo trimestrale da quando il gigante dei motori di ricerca e’ stato quotato in borsa nel 2004. “E’ chiaro che dopo un periodo di significativa accelerazione della spesa digitale durante la pandemia, il clima macroeconomico e’ diventato piu’ difficile”, ha dichiarato Sundar Pichai, CEO di Google, parlando con gli analisti. Il mese scorso Pichai ha annunciato un piano per il licenziamento di 12.000 persone al fine di invertire l’eccesso di assunzioni fatte durante la pandemia e concentrarsi su nuovi settori, in particolare sull’intelligenza artificiale. Prima di presentare I conti guadagnava il 7%.

AMAZON

Ha registrato un aumento delle vendite alimentato dall’inflazione, ma nonostante cio’ ha dichiarato il mese scorso che avrebbe licenziato piu’ di 18.000 dipendenti dopo che la forza lavoro si era gonfiata di 800.000 unita’ durante gli anni di picco della pandemia. Il fatturato e’ salito a 149,2 miliardi di dollari nel quarto trimestre, facendo mglio delle previsioni degli analisti intervistati da Factset, secondo cui le vendite sarebbero salite a 145,7 miliardi di dollari. L’utile netto  ha pero’ subito un duro colpo, scendendo quasi a zero rispetto ai 14,32 miliardi di dollari di un anno fa. Il gruppo prevede un utile operativo compreso tra 0 e 4 miliardi di dollari: il mercato si aspettava 4 miliardi. Cosi’ a Wall Street, le sue azioni hanno perso nelle contrattazioni after-hours.”Nel breve periodo ci troviamo di fronte a un’economia incerta, ma rimaniamo piuttosto ottimisti sulle opportunita’ a lungo termine per Amazon”, ha comunque dichiarato l’amministratore delegato Andy Jassy. Aveva chiuso le contrattazioni ufficiali a +7%

APPLE

E’ l’unico gigante tecnologico che non abbia ancora indicato massicci licenziamenti e gli investitori hanno valutato con attenzione il fatto che le vendite siano state influenzate dalla politica cinese di “zero Covid”, revocata solo di recente. La più grande azienda al mondo in termini di valore di mercato ha registrato un calo dei ricavi e degli utili negli ultimi tre mesi dell’anno scorso, a causa della riduzione delle vendite di iPhone. Il fatturato di Apple e’ stato di 117,1 miliardi di dollari, in calo del 5,4% rispetto a un anno fa, nel periodo ottobre-dicembre, il primo trimestre dell’anno fiscale. Gli analisti avevano previsto un fatturato trimestrale di 121,5 miliardi di dollari, in flessione rispetto ai 123,9 miliardi di dollari di un anno fa. Durante le contrattazioni aveva guadagnato il 3,71%-

 FORD

Chiude il quarto trimestre con un utile per azione di 51 centesimi, sotto le attese degli analisti che scommettevano su 62 centesimi. I ricavi sono saliti del 17% superando le attese. “Avremmo dovuto fare meglio lo scorso anno”, afferma l’amministratore delegato di Ford Jim Farley commentando i risultati deludenti che spingono che spingono i titoli in calo del 9%  nelle contrattazioni after hours.

ASIA

Borse della Cina in ribasso. Hang Seng di Hong Kong -2%, ma +7% il bilancio settimanale CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -1,8%, +5,5% la settimana.
L’indice PMI di Caixin sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende dei servizi della Cina ha battuto le attese, salendo in gennaio a 52,9 da 48 di dicembre.
La Cina riprendera’ lunedi’ i viaggi senza limitazioni per Hong Kong e Macao per la prima volta in tre anni, abbattendo le quote al transito ed eliminando il test obbligatorio per il Covi

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