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AperturaAuto Mer 11 ottobre 2023

La Cisl: "La beffa di Stellantis di un milione di auto in Italia". E la Cgil vola negli Usa

La produzione di sole auto in Italia si fermerà a 500mila vetture. Aggiungendo la parte commerciale si aggira la promessa al governo. La solidarietà ai lavoratori americani La Cisl: "La beffa di Stellantis di un milione di auto in Italia". E la Cgil vola negli Usa STELLANTIS
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Stellantis annuncia due importanti partnership a livello internazionale ma deve far fronte ad una doppia sfida sindacale. Dopo l’incontro con le rappresentanze dei lavoratori sull’andamento nel 2023 in Italia, la Cisl  chiede infatti nuove rassicurazioni sulla presentazione al governo del piano per tornare a produrre un milione di auto nel nostro Paese. In queste stesse ore inoltre una delegazione della Cgil sta raggiungendo gli Stati Uniti per portare la solidarietà tricolore agli operai americani in sciopero  da settimane per il rinnovo del contratto di lavoro.

Un milione di auto: beffa di Stellantis?

“Nelle trattative tra Stellantis e il governo, è stato fissato un obiettivo di produzione in Italia di 1 milione di unità da parte del gruppo–  ha detto Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim-Cisl dopo l’incontro con la società.  – Ma ora scopriamo che l’azienda intende questo obiettivo includendo le auto e i veicoli commerciali, quando il governo lo aveva inteso come produzione solo di auto“. Per il 2023, il sindacato stima che la produzione del gruppo in Italia raggiungerà 730mila unità, tra auto e veicoli commerciali, di cui però circa 510mila autovetture.

“Arrivare a un milione, vorrebbe dire raddoppiare la produzione. E non è facile  – ha spiegato Uliano, che si è detto molto preoccupato per la situazione occupazionale nel nostro Paese. “E’ anche urgente – ha detto Uliano  – aprire un tavolo specifico al ministero delle Imprese e del Made in Italy  con Mimit,  ministero del Lavoro,  Stellantis e istituzioni locali per costruire le condizioni necessarie a fornire tutte le garanzie della fase di transizione per il sito di Termoli, dove sarà realizzata la terza gigafactory di Stellantis in Europa”. Stellantis, alcuni mesi fa, dopo la dura presa di posizione del governo preoccupato per lo smantellamento dei siti produttivi in Italia,  aveva assicurato che avrebbe presentato entro settembre un piano per la “rinascita dell’auto in Italia”. Ora la data si è spostata a novembre ma le premesse, secondo Uliano “convincono poco”.

Intanto nel 2023 si registra un miglioramento

Nel periodo gennaio-settembre 2023 la produzione  è stata di 567.525 unità, in crescita del 10% rispetto allo stesso periodo del 2022. Considerando solo le auto, la produzione è salita del 10,3% a 400.675 unità, trainata dallo stabilimento di Pomigliano (+9,8% i veicoli commerciali). Il dato dei nove mesi segna però un rallentamento della crescita rispetto ai primi sei mesi dell’anno: quando la variazione sul 2022 era del +15% totale e del +16% per le auto. Per l’intero 2023, la previsione, come detto,  è di 730mila unità prodotte tra auto e veicoli commerciali, di cui circa 510mila autovetture. Dunque siamo ben lontani da quota 1 milione di uato promessa dall’azioendaa.

La missione americana della Cgil

Sempre in queste ore una delegazione della Fiom-Cgil, guidata dal segretario generale Michele De Palma, sta raggiungendo Detroit per unirsi alla protesta  dell’Uaw (il sindacato dell’automotive Usa) e portare ai lavoratori degli stabilimenti americani in sciopero la solidarietà dei metalmeccanici italiani.  Nei tre giorni, dal 12 al 14 ottobre, è in programma una serie di incontri, in particolare con il presidente dell’Uaw, Shawn Fain e le tappe agli stabilimenti Stellantis a Toledo nell’Ohio,  agli impianti  Ford e Gm  nel Michigan.

Seconda gigafactory negli Usa con Samsung

Proprio dagli Usa arriva intanto la notizia di una importante accordo. L’ Indiana, infatti, , sarà la sede di un secondo impianto di produzione di batterie negli Stati Uniti nel quadro della joint venture StarPlus Energy tra Stellantis e Samsung. L’avvio della produzione nel nuovo stabilimento è previsto per l’inizio del 2027, con una capacità annua di 34 gigawattora. La joint venture investirà inizialmente oltre 3,2 miliardi di dollari (2,8 miliardi di euro) e creerà 1.400 nuovi posti di lavoro. Ma a pieno regime l’investimento totale per entrambi gli stabilimenti sarà di oltre 6,3 miliardi di dollari (5,5 miliardi di euro) e in totale saranno creati 2.800 nuovi posti di lavoro

“Il nostro ecosistema per la produzione di batterie costituisce la base su cui si fonda la nostra strategia di elettrificazione” – ha detto Mark Stewart, Ceo di Stellantis North America, sottolineando che “i Bev destinati ai nostri brand in Nord America svolgono un ruolo importante per raggiungere il nostro ambizioso obiettivo di azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2038”.  Nell’ambito del piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis ha annunciato l’obiettivo di raggiungere entro il 2030 il 100% del mix di vendite con veicoli elettrici a batteria (Bev) in Europa e il 50% con autovetture e veicoli commerciali leggeri Bev negli Stati Uniti.

Intesa Comau-Nio

Novità anche per quanto riguarda Comau che ha annunciato di aver realizzato una soluzione completa, ad alte prestazioni, per automatizzare la produzione dei sistemi di propulsione elettrica di nuova generazione della Casa cinese Nio. Il progetto, spiega Comau, si inserisce all’interno del più ampio impegno nel fornire, a livello globale, soluzioni tecnologiche innovative per contribuire alla crescita dell’e-mobility. 
 
“Facendo leva sull’esperienza nell’Automotive tradizionale Comau si sta consolidando nel segmento e-Mobility – ha commentato il Ceo di Comau, Pietro Gorlier. – Il Ceo ha quindi aggiunto che il comparto “oggi rappresenta il 40% del nostro business, in costante aumento”. La soluzione completa è progettata per supportare una capacita di produzione annuale su larga scala di 1 milione di unita, da utilizzare nelle berline, nei coupe e nei Suv elettrici di Nio.

 

 

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