Le auto elettriche non piacciono nemmeno a chi noleggia
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AperturaAuto Mer 11 ottobre 2023

Le auto elettriche non piacciono nemmeno a chi noleggia

Le richieste, nei primi nove mesi dell'anno. hanno premiato i modelli a motore endotermico. Conquistano spazio le ibride Le auto elettriche non piacciono nemmeno a chi noleggia
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Neppure il noleggio a lungo termine riesce a smuovere il mercato delle auto elettriche che in Italia è addirittura sceso sotto la soglia del 3%. Secondo i dati Unrae relativi ai primi sei mesi dell’anno, infatti, a fronte di una crescita dei modelli a benzina e ad un leggero calo del diesel (che comunque resta al primo posto) si assiste al tracollo delle vetture “a spina”. Ma andiamo con ordine: in nove mesi, da gennaio a settembre 2023, il noleggio a lungo termine di autovetture e fuoristrada ha registrato 536.592 contratti, con una crescita del 20,1% rispetto allo stesso periodo 2022.

Cresce la benzina, elettriche in tilt

Il diesel è ancora al primo posto fra le varie alimentazioni, grazie soprattutto alle aziende dove le auto a gasolio hanno una quota largamente maggioritaria del 58,2%, ma in calo rispetto al 64,6% dei 9 mesi 2022. Anche fra gli altri utilizzatori il diesel ha ancora quote elevate (con i privati al  34,9%). La quota dei veicoli a benzina è invece in rialzo in tutti i canali.

Le auto elettriche perdono posizioni tra i privati (a quota 3,3% dal 4,0%)  e registrano un tonfo fra i maggiori utilizzatori delle Bev, cioè dealer e costruttori che quasi dimezzano la quota scendendo dal 17,6% del 2022 al 9,7% di oggi. In compenso dealer e costruttori hanno incrementato dal 25,3% al 33,3% la propria quota di ibride , alimentazione che in generale insidia il secondo posto alle benzina e che in questo canale è market leader e nelle aziende non automotive è al secondo posto con ampio distacco.

Lombardia in testa

La Lombardia è la regione con il maggior peso del noleggio del lungo termine, con una quota di mercato del 33,0%. A seguire troviamo Lazio (14,1%) e Piemonte (9,2%). Fra le province, al primo posto abbiamo Milano con il 24% dei contratti, al secondo posto Roma con il 13,2% e al terzo Torino con il 7,0%. Il rapporto, infine, evidenzia che aumentano le preferenze dei Suv di segmento C che occupano il primo posto nei canali Privati (25,8%), aziende non automotive (25,7%) e dealer e costruttori (con la quota che sale dal 16,0% al 28,8%).

Perché il noleggio cresce

Il noleggio lungo termine concede di entrare in possesso di un veicolo nuovo pagando a cadenza mensile un canone all’interno del quale, oltre all’utilizzo della vettura, sono incluse spese vive e servizi accessori come manutenzione, assicurazione auto e soccorso stradale.

In poche parole, si paga una quota mensile fissa, per un periodo determinato e per una percorrenza complessiva entro una soglia prefissata, che copre tutti gli oneri per l’utilizzo del veicolo con la sola esclusione di multe, parcheggi, pedaggi e carburante. Il periodo di noleggio varia tipicamente da 24 a 48 mesi, con percorrenze complessive mediamente fino a 80.000 chilometri. Terminato il periodo di noleggio, il veicolo può essere riscattato ad un prezzo prefissato, per essere intestato al cliente oppure ad altra persona da lui designata o semplicemente riconsegnato al noleggiatore.

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