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AperturaEconomia Ven 02 giugno 2023

Nautica, il settore prende il largo e supera i 7 miliardi di euro di fatturato

Il settore della nautica in Italia prende il largo e supera i 7 miliardi di euro di fatturato nel 2022. Leadership nei superyacht Nautica, il settore prende il largo e supera i 7 miliardi di euro di fatturato
Mikol Belluzzi
di 
Mikol Belluzzi

Nautica, il settore prende il largo

Naviga in acque tranquille il settore della nautica. Un successo confermato dal forte interesse per il Salone Nautico di Venezia (termina domenica 4) e dall’annuncio del dual listing del gruppo Ferretti che entro fine mese dovrebbe debuttare a Piazza Affari. Un trend confermato dal Monitor, il rapporto statistico realizzato da Confindustria Nautica in collaborazione con Fondazione Edison, che analizza l’andamento del mercato nautico. Anche se sarà presentato in occasione del Salone Nautico di Genova a fine settembre, dalle prime indicazioni emerge che nel 2022 il fatturato ha raggiunto i 7 miliardi di euro, registrando un aumento rispetto ai 6,11 miliardi del 2021. Un valore mai toccato, che mostra come il settore nautico non sia stato colpito profondamente dalla crisi pandemica e dalla guerra in Ucraina.

Numeri confermati nei giorni scorsi anche dal presidente dell’Ice Matteo Zoppas che, in occasione dell’inaugurazione del Salone di Venezia, ha sottolineato come “il fatturato delle imbarcazioni da diporto nel 2022 ha raggiunto i 7 miliardi di euro, di cui 3,3 miliardi – ovvero più del 40% – realizzati in esportazioni in crescita del 13% rispetto al 2021”. Un altro numero importante, ha detto il presidente dell’Ice, “è l’espansione del settore, che rispetto al 2019 è cresciuto del 50%. Un trend che ci fa ben sperare e che conferma la nostra volontà di fare sistema – come ci insegna il nostro governo – assieme a Genova e alle altre città che ospitano questi saloni”.

Valore aggiunto di 11 miliardi di euro

In Italia, la filiera ha quasi 19mila unità locali di produzione, per un valore aggiunto di oltre 11 miliardi di euro e quasi 188mila occupati; per ogni addetto alla produzione si attivano 9,2 posti di lavoro e ogni euro di produzione ne attiva 7,5; ogni 3,8 posti barca generano 1 occupato nell’indotto turistico, per una media di 71 unità per approdo turistico.

A confermare la continua crescita del settore è anche Deloitte nel suo report The state of the art of the global yachting market. I dati che emergono dalla ricerca fotografano un aumentodel fatturato del settore della nautica da diporto, che si colloca tra il 15 e il 20% rispetto al 2021, quando si era comunque registrato un aumento rilevante (3,6 miliardi di euro, +34% rispetto al 2020). Il contributo del settore sul Pil italiano è pari al 2,9%.

In vetta per le grandi imbarcazioni

In particolare, rispetto al mercato globale, l’Italia è in vetta per la produzione di imbarcazioni di grandi dimensioni (quindi superyacht da 30 metri): tenendo conto del Global Order Book, resoconto annuale sullo stato dell’industria dei superyacht, l’Italia ha raggiunto un record, rappresentando quasi la metà degli ordini annuali con una percentuale pari al 49,3%.

Complessivamente, il nostro Paese è il secondo produttore mondiale con una quota di mercato pari al 12%, preceduto soltanto dagli Stati Uniti (40%). Secondo le previsioni stimate dal rapportoDeloitte, nel futuro il mercato nautico continuerà a svilupparsi, a espandersi: a guidare la crescita a livello geografico saranno l’Europa e il Nord America.

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