Scuola, università e ricerca, nuovo contratto per 1,4 mln di lavoratori. Cosa cambia
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AperturaLavoro Ven 19 gennaio 2024

Scuola, università e ricerca, nuovo contratto per 1,4 mln di lavoratori. Cosa cambia

Il presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico, spiega le novità del nuovo contratto. Formazione retribuita, permessi per i precari e aumenti salariali Scuola, università e ricerca, nuovo contratto per 1,4 mln di lavoratori. Cosa cambia Una classe
Redazione Verità&Affari
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Ci sono voluti due anni di trattative. Ma alla fine il nuovo contratto per Istruzione, Ricerca e Università ha portato in dote una serie di novità. Lo ha spiegato il presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico commentando l’accordo appena siglato dai sindacati all’Aran relativo al periodo 2019-2021.

Permessi retribuiti per i precari

 “Siamo soddisfatti perché siamo riusciti con questo contratto a inserire alcuni punti che in passato non erano mai stati trattati. Il primo è volto a cominciare a riconoscere, finalmente, ai precari i tre giorni di permesso retribuiti: una battaglia storica che Anief sta continuando a fare anche in Europa per garantire il principio della parità di trattamento tra personale precario e personale di ruolo” ha spiegato Pacifico. 

Focus formazione

“Un altro tema fondamentale è quello della formazione che va retribuita come previsto da una direttiva europea. L’Anief l’ha sempre denunciato e finalmente con questo contratto stiamo riuscendo a far riconoscere questo pagamento legittimo nei confronti dei lavoratori” ha aggiunto.

Aumentano i salari

Coe nel caso degli altri contratti della pubblica amministrazione non si tratta di grandi cifre. Sopratutto se si considera che gli incrementi erano attesi da tempo. Il sindacalista ha sottolineato che “finalmente dopo 15 anni c’è un aumento del 10% su tutto quel salario di straordinario che viene svolto a scuola”. E ha poi ammesso che si tratta di “una piccola cosa ma è importante”.

Inoltre “verranno ridistribuite una tantum le risorse anche per quanto riguarda il salario accessorio, quindi la retribuzione professionale docenti così come come il contributo individuale accessorio del personale ATA, e finalmente i DSG avranno un aumento dell’indennità di almeno 60 euro rispetto ai 6 euro di proposta iniziale” ha aggiunto.

Infine, come ha chiarito, “il personale ATA finalmente potrà anche usufruire dei soldi per la formazione e anche i compensi saranno materia di confronto sindacale. Il personale ATA avrà anche un piccolo aumento grazie all’intervento di Anief. Sono piccole cose che siamo riusciti a fare”.

Focus indennità di vacanza contrattuale

A questo punto ora tutta l’attenzione è sull‘indennità di vacanza contrattuale. “ Lo Stato ha dato mille euro al personale di ruolo, ne deve dare più di 4mila. I precari secondo noi hanno diritto allo stesso assegno e quindi invitiamo anche i precari a ricorrere per avere questo assegno in un’unica soluzione come l’ha avuto il personale di ruolo” ha concluso. Piccoli tasselli, ma comunque un timido inizio da cui ripartire. 

(Teleborsa) 

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