Xenia è sbarcata a Piazza Affari con una capitalizzazione di circa 9,1 milioni di euro, dopo aver raccolto 2,3 milioni di euro interamente in aumento di capitale. Il flottante si attesta al 25,44%, mentre l’azionariato post-quotazione vede PHI S.r.l. Unipersonale (riconducibile a Ercolino Ranieri) al 69,71%, Ercolino Ranieri al 4,85% e Invitalia (tramite Fondo Cresci al Sud) al 8,85%. EnVent Italia SIM è l’Euronext Growth Advisor ed è stato Global Coordinator dell’offerta. MIT SIM è lo Specialist.
Xenia Hotellerie, Ranieri: "Nuove acquisizioni di alberghi al Centro Nord"
Debutto positivo sull'Egm per la società abruzzese che punta ad accelerare la crescita negli albeghi di proprietà a marchio Phi Hotel.Partenza positiva per il titolo Xenia Hotellerie Solution sull’Egm. La società abruzzese, che fornisce servizi di ospitalità attraverso tre linee di business nel settore turistico-alberghiero, ha debuttato ieri sul listino di Borsa italiana dedicato alle Pmi innovative a 3 euro, con un progresso di oltre il 6%, per poi chiudere a 2,83 euro. “Nonostante il periodo difficile del mercato, abbiamo comunque deciso di quotarci perché pensiamo che il ‘kairos’ è ora” sottolinea a Verità e Affari Ercolino Ranieri, fondatore e amministratore delegato del gruppo, “perché nel settore alberghiero c’è un modello da ricostruire. Il nostro compito è quello di realizzare per realtà indipendenti un modello semi industriale che consenta loro di competere con i grandi gruppi albergheri”.
Città senza overtourism
Xenia mette a disposizione dei suoi clienti una piattaforma per formulare il prezzo delle camere sia nei periodi di alta che di bassa stagione. “Ormai è impossibile prescindere da questi strumenti” conferma Ranieri. Inoltre, il gruppo, che ha chiuso il 2022 con un fatturato di 45 milioni di euro e il primo semestre 2023 con ricavi in crescita del 13,4% a 23,7 milioni, vuole continuare a crescere attraverso la catena proprietaria a marchio Phi Hotel, sette alberghi a 4 stelle collocati al Centro Nord. “Ci interessano tutte le città, tranne Milano, Roma, Venezia e Firenze e pensiamo che ci siano tante occasioni da cogliere visto che in Italia più dell’80% sono ancora strutture individuali o piccoli gruppi che per competere hanno bisogno degli stessi strumenti degli operatori globali” conclude Ranieri che per il 2023 stima “un trend positivo”.
Flottante oltre il 25%
La terza linea di business, invece, è quella di accomodation per gli equipaggi degli aerei sia di linea che cargo, un altro comparto che con la ripresa del turismo e del commercio internazionale dopo la pandemia sta crescendo a tassi molto sostenuti.