Per Musk le automobili costano troppo. La vera situazione in Italia
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ApprofondimentiAuto Sab 21 ottobre 2023

Per Musk le automobili costano troppo. Qual è la vera situazione in Italia

Il fondatore di Tesla ha creato un terremoto in Borsa. Ma ha centrato il problema: in Italia in 10 anni ii prezzi sono saliti del 60%. Per Musk le automobili costano troppo. Qual è la vera situazione in Italia
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Elon Musk ha  messo il dito nella piaga: le auto sono diventate troppo care. Il fondatore di Tesla lo ha ammesso commentando i dati, inferiori alle attese, del suo gruppo facendo intendere che continuerà con la sforbiciata sui prezzi. Rivelare per primo una verità inconfessabile è costato a Musk il crollo del titolo Tesla in Borsa con una perdita (virtuale) del patrimonio personale attorno ai 200 miliardi di dollari.  D’altra parte che le vetture abbiano subito aumenti dal 35 al 60% in pochi anni è sotto gli occhi di tutti.

In Italia sparite le “economiche”

Ma cosa accade in Italia? Pochi dati dimostrano il balzo dei prezzi. Dieci anni fa, nel 2013, il mercato nazionale dell’auto poteva contare su 57 modelli sotto i 15 mila euro. Ancora nel 2018, erano 45. Oggi ne sono rimasti soltanto due: la Dacia Sandero e la Kia Picanto. In Italia sempre nell’ultimo decennio il prezzo medio delle auto è passato da circa 18 mila euro a oltre 28 mila, con un aumento superiore al 56%. Un valore quasi triplo a quello – pur notevole – dell’inflazione generale, che nello stesso periodo è salita del 20%. E questo in un contesto di salari fermi o addirittura in diminuzione: rispetto alla media dell’Unione Europea, le retribuzioni sono scese del 12%. Questa crescita dei prezzi ha registrato una brusca accelerata negli ultimi due anni: +8% nel 2021 e addirittura +16% nel 2022.

Le ragioni dell’impennata

Ad aumentare i prezzi delle auto contribuiscono, oltre all’inflazione,  anche i costi crescenti delle materie prime come acciaio, gas, energia, rame e alluminio.  A cotribuire alla crescita dei listini c’è anche la carenza di chip, proprio nel momento in cui la componente elettronica dell’auto diventa preponderante sulla parte meccanica. La sfida tra i costruttori si sta infatti spostando, nelle fasce economica e media (le più vendute) dalle prestazioni al supporto alla guida ed all’infotainement. Inoltre le nuove strategia di vendita delle Case non permettono ai concessionari di fare leva sulla scontistica come in passato

Il colpo finale dall’auto elettrica

Il fenomeno è destinato ad accentuarsi con il passaggio all’auto elettrica (obbligatorio in Europa dal 2035). Le vetture a spina oggi costano mediamente il 40% in più dei modelli diesel e benzina. E se anche l’attesa è di un costante calo dei prezzi, secondo gli esperti non si arriverà  alla parità elettrico-endotermico tra poco più di 15 anni, quando non si potranno più vendere le vetture endotermiche. Una situazione che rischia  di espellere milioni di italiani dal mercato dell’auto.

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