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AutoIn evidenza Mer 18 ottobre 2023

Byd non teme l'inchiesta anti-dumping Ue: "L'espansione in Europa va avanti"

Stella Li, vicepresidente della maggiore Casa cinese di auto elettriche: "Collaborazione con Bruxelles, ma non ci fermiamo" Byd non teme l'inchiesta anti-dumping Ue: "L'espansione in Europa va avanti"
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Byd: l’espansione in Europa va avanti

L’indagine anti-dumping dell’Unione europea sulle auto cinesi non preoccupa Byd (il principale produttore di vetture elettriche del Dragone), che conferma i suoi piani di espansione in Europa. La casa automobilistica  ha anche spiegato che offrirà la massima collaborazione nel corso delle indagini. ” Byd è un’azienda quotata in Borsa – ha detto il vicepresidente esecutivo, Stella Li – che deve essere gestita con trasparenza e apertura alla condivisione delle informazioni. In ogni caso non ci preoccupiamo di eventuali indagini in corso in Europa e non cambiamo certo i nostri piani”.

Pronto il sorpasso a Tesla

Li ammette che la crescita dei veicoli elettrici rappresenta una rivoluzione che può causare preoccupazioni in Europa. “Tuttavia, una volta condivise tutte le informazioni, le perplessità sull’operato della nostra azienda si dissiperanno – spiega la manager, –  visto che non c’è nulla da contestare”. Byd ha venduto più di 2 milioni di auto plug-in ed elettriche dall’inizio dell’anno, metà delle quali completamente elettriche. Nel terzo trimestre del 2023, Byd ha quasi superato Tesla come produrre di auto elettriche. Per Stella Li, tuttavia, non c’è la volontà di competere con Tesla per diventare il principale produttore mondiale. “Auspichiamo che la crescita della società di Elon Musk continui – dice in proposito Li, – perché in questo modo contribuisce in modo significativo a promuovere la diffusione delle auto elettriche”.

Italia nel mirino?

Il nome di Byd circola con insistenza in questi giorni dopo che il ministro Urso ha detto che il governo  saluterebbe con gioia un progetto industriale di  un’altra Casa automobilistica che si affiancasse a Stellantis. Resta il fatto che  l’indagine appena avviata da Bruxelles potrà durare un massimo di 13 mesi. Nel mirino le Case cinesi che verrebbero favorite da forti sovvenzioni statali. Se giuridicamente giustificati, eventuali dazi anti-sovvenzioni i potranno essere imposti a Byd, come alle altre industrie automobilistiche di Pechino già entro 9 mesi dall’avvio dell’indagine.

Un terzo trimestre da record

Byd, ha dichiarato di aspettarsi un utile netto per il terzo trimestre di 11,5 miliardi di yuan (pari a 1,6 miliardi di euro), nonostante il rallentamento della crescita delle vendite di veicoli elettrici in tutto il Paese. L’utile netto preliminare per i primi nove mesi dell’anno potrebbe essere compreso tra 20,5 e 22,5 miliardi di yuan. L’azienda attribuisce la positiva visione di profitto alle vendite record del terzo trimestre, nonostante l’intensificarsi della concorrenza. Nei tre mesi fino al 30 settembre, Byd é  infatti riuscita a vendere un numero di veicoli completamente elettrici quasi pari a quello di Tesla e le mancano solo 3.456 veicoli per superare la casa automobilistica statunitense guidata da Elon Musk. Includendo gli ibridi, Byd ha venduto un totale di 822.094 veicoli per un altro trimestre da record, contribuendo a consolidare il suo primato di marchio automobilistico più venduto in Cina.

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