I mercati temono il Medio Oriente in fiamme. Piazza Affari - 0,8%
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In evidenzaMercati Mer 18 ottobre 2023

I mercati temono il Medio Oriente in fiamme. Piazza Affari -0,8%

A Piazza Affari Nexi protagonista indiscussa. Le azioni sono salite del 13,17% spinte dall’ipotesi di un interesse da parte del fondo Cvc. I mercati temono il Medio Oriente in fiamme.  Piazza Affari -0,8% BORSA PIAZZA AFFARI
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

Le bombe azzoppano il Toro

 Chiusura in rosso per le Borse europee. Hanno risentito sia dell’impennata dei rendimenti, sia dei timori  in Medio Oriente. Nelle ultime ore la  tensione salita ancora di più alle stelle, dopo le esplosioni nell’ospedale palestinese nella striscia di Gaza e il rimpallo delle responsabilità tra Hamas e Israele. Nel frattempo va avanti a pieno ritmo la stagione delle trimestrali. Milano ha terminato in ribasso dello 0,82%, con lo spread a 206 punti (da 201 punti di ieri) e il rendimento dei Btp a dieci anni volato al 4,98% (dal 4,89%). Negli States il rendimento dei Treasury decennali è balzato sopra il 4,91%, dal 4,847% della vigilia. Si tratta di livelli che non si vedevano dal luglio 2007.

Nexi in odore di Opa

A Piazza Affari Nexi è stata la protagonista indiscussa. Le azioni sono salite del 13,17% spinte dall’ipotesi di un interesse per la società da parte del fondo Cvc. Nella tarda mattinata la notizia è stata ridimensionata. Si sono mossi al rialzo anche i titoli del comparto petrolifero, sulla scia della performance del greggio. Hanno invece perso quota le St (-1,9%), deboli con il settore tecnologico e penalizzate anche dai conti deludenti della concorrente olandese, Asml. Sono inoltre andate male le Mediobanca (-3,89%), non più supportate dagli acquisti in vista dell’assemblea di fine mese.

Corre il petrolio

Sul mercato valutario, l’euro è scambiato a 1,535 dollari (ieri in chiusura a 1,0582) e a 157,86 yen (158,44) Sale il prezzo del petrolio, risentendo delle tensioni in Medio Oriente: il future novembre sul Wti guadagna l’1,5% a 88 dollari al barile. Intanto negli States è stato annunciato che la scorsa settimana le scorte di petrolio sono diminuite, al contrario delle attese, registrando un ribasso di 4,491 milioni di barili a 419,748 milioni di unità. Infine è in rialzo anche il valore del gas, che ad Amsterdam è scambiato a 50,8 euro al megawattora (+3,98%).

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