Polizze Rc Auto, nuovo aumento del 7,5%. La stangata sale a 877 milioni di euro
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AperturaAuto Sab 09 marzo 2024

Polizze Rc Auto, nuovo aumento del 7,5%. La stangata sale a 877 milioni di euro

Le compagnie: "Colpa di inflazione, più incidenti, costi delle riparazioni e truffe". Ma il Codacons attacca: "Non è vero che ci sono più sinistri". Anche i periti sul piede di guerra Polizze Rc Auto, nuovo aumento del 7,5%. La stangata sale a 877 milioni di euro Vetture in autostrada
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

La crescita dei prezzi delle Rc Auto continua a correre. Secondo la rilevazione dell‘Ivass, l’autorità di vigilanza del comparto assicurativo, il prezzo medio per i contratti sottoscritti a gennaio è di 389 euro, in aumento in termini nominali del +7,5% su base annua, in lieve decelerazione rispetto al +7,9% di dicembre scorso. In termini reali, l’aumento è del +6,7%. L’Ivass sottolinea comunque che “i prezzi medi sono ancora inferiori al periodo pre-pandemico”. 

A gennaio 2019, ricorda l’istituto, erano pari a 406 euro. Per quanto riguarda i dati su base territoriale la provincia dove l’incremento è stato maggiore è Alessandria (+ 10%), quella con le tariffe più fredde è Catanzaro + 3,3%. Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 250 euro, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Inoltre per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento di prezzo è del 10,4%. L’Ania, l’associazione che raggruppa le compagnie di assicurazione, spiega che l‘impennata tariffaria è dovuta principalmente a inflazioneincremento degli incidenti, aumento dei costi delle riparazioni dei modelli incidentati e truffe.

In Codacons: una stangata da 877 milioni di euro

Le spiegazioni dell’Ania non convincono però il Codacons, che va all’attacco. “L’impennata delle tariffe  determina una maxi-stangata da circa 877 milioni di euro su base annua a carico degli automobilisti italiani” sottolinea il presidente  Carlo Rienzi.  “Gli aumenti appaiono del tutto ingiustificati, considerato che non si assiste ad un analogo incremento dell’incidentalità in Italia –   aggiunge Rienzi. –  Il governo deve intervenire per limitare lo strapotere delle imprese assicuratrici e frenare l’escalation delle tariffe nel comparto, soprattutto in considerazione del fatto che i cittadini hanno l’obbligo di assicurare la propria autovettura, mentre le imprese assicuratrici non devono sottostare ad alcun limite tariffario”.

I periti attaccano le società assicuratrici

Le tariffe Rc auto aumentano anche a causa delle tante criticità relative ai metodi non consoni in ambito assicurativo circa l’accertamento dei danni alle autovetture. Lo afferma Aiped, Associazione italiana periti estimatori danni.  “Le compagnie di assicurazioni giustificano i rincari con i maggiori costi a loro carico dovuti a fenomeni di illegalità e truffe nel comparto assicurativo, con particolare riferimento all’accertamento dei danni da sinistro stradale. – spiega il presidente Luigi Mercurio. – Le stesse imprese assicuratrici, tuttavia, hanno sempre più svilito nel tempo il ruolo dei periti, che al contrario è fondamentale non solo ai fini di un con

“Per tale motivo lo scorso 14 febbraio abbiamo denunciato al Mimit e alla Commissione di allerta rapida sui prezzi alcune prassi scorrette delle compagnie – aggiunge Mercurio, –  come quella di pagare i danni sulla base di preventivi o liquidazioni effettuate anche in assenza di perizie, fenomeno che fa aumentare il rischio di potenziali frodi e irregolarità nella riparazione, a danno di tutta la collettività che si ritrova poi a pagare tariffe Rc auto più costose”.

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