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AperturaAuto Mer 12 aprile 2023

I prezzi delle auto nuove raddoppiati in 10 anni. Colpa dei super costi dell'elettrico

Solo a marzo il rincaro delle vetture è stato del 6,1%. Ma dal 2013 a oggi le auto hanno avuto incrementi medi del 44% I prezzi delle auto nuove raddoppiati in 10 anni. Colpa dei super costi dell'elettrico AUTOSTRADE
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

I prezzi delle auto nuove raddoppiati in 10 anni

I prezzi delle auto in Italia sono quasi raddoppiati in appena 10 anni.    Lo afferma Assoutenti, che ha realizzato uno studio mettendo a confronto i listini praticati dalle case automobilistiche. Nel 2013 per acquistare una autovettura nuova si spendevano in media 18mila euro – sottolinea l’associazione, – cifra salita oggi a 26mila euro con un aumento  del +44,4%. 

Secondo gli ultimi dati Istat, solo a marzo i prezzi delle auto nuove sono saliti del +6,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Alla base di tali rincari ci sono varie ragioni: sia l’avvento delle auto elettriche, i cui prezzi di listino più elevati del 30% rispetto agli stessi modelli a motore endotermico  hanno alzato la media, sia la crisi delle materie prime, dai microchip alla componentistica, materiali sempre più rari e costosi che hanno determinato un’impennata dei listini.

“Se da un lato si spingono gli italiani a rinnovare il parco auto optando per vetture meno inquinanti, dall’altro acquistare una nuova vettura è sempre più proibitivo, a causa di prezzi in costante crescita e di tempi di attesa infiniti che scoraggiano gli utenti – spiega il presidente di Assoreti,  Furio Truzzi – La crisi delle materie prime ha avuto ripercussioni enormi sul settore, ma i costi di tale situazione sono stati scaricati sui consumatori finali i quali, ancora una volta, si ritrovano a pagare il prezzo di una crisi globale”.

“Crediamo che il governo debba contrastare l’esplosione dei listini delle auto  – conclude Truzzi, – studiando una seria politica di incentivi per il settore, senza limitare gli aiuti solo all’elettrico, in modo da sostenere chi decide di cambiare l’automobile passando a modelli meno inquinanti”.

Anche le auto usate alle stelle

Forti incrementi ha fatto registrare anche il mercato dell’usato. Secondo Federcarrozzieri,  associazione che raggruppa le carrozzerie italiane, a causa dei rincari e dei tempi d’attesa delle auto nuove  il mercato delle vetture di seconda mano è decollato.  I prezzi, proprio in ragione della maggiore domanda (372.696 trasferimenti di proprietà solo a gennaio, +7,8% su base annua) sono schizzati alle stelle subendo un rincaro medio del 24%, fenomeno che sta proseguendo anche nel 2023, al punto che nei primi 3 mesi dell’anno l’aumento dei listini si aggira attorno al +30%.

Parco auto più vecchio d’Europa

Secondo l’ultimo rapporto dell‘Ispra il parco auto circolante nel nostro Paese ha un’età media di 12 anni e 2 mesi, mentre l’età media alla rottamazione sale a ben 17 anni e 5 mesi, con le vetture ante euro 5 che rappresentano il 53 per cento circa (21 milione di unità hanno più di 14 anni). Abbiamo insomma il più  anziano parco circolante d’Europa.  Su questi dati – viene detto – dovrebbe riflettere l’Unione Europea che ha bocciato la proposta italiana sui biocarburanti ed imposto un passaggio green in tempi stretti.

Lo stop alle auto endotermiche dal 2035 senza l’apertura a tecnologie alternative (se non l’elettrico e gli e-fuel), secondo le associazioni dell’automotive non potrà che peggiorare la situazione. I costi legati all’auto elettrica ovvero il  prezzo di listino ma anche il corollario di polizze assicurative più care ecc. produrrà il paradosso che invece di veder diminuire l’inquinamento si finirà per vederlo aumentare. Gli automobilisti tenderanno infatti a cambiare l’auto con ancor meno frequenza, tenendosi la vettura vecchia e fortemente inquinante.  Si produrrà in sostanza l’effetto “Cuba” con un circolante con un’età superiore ai 20-30 anni ed effetti sull’aria facilmente prevedibili.

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