Manovra, il balletto delle cifre. Pesano energia e Patto di Stabilità
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ApprofondimentiGoverno Lun 21 agosto 2023

Manovra, al via il balletto delle cifre. Pesano l'incognita del caro-energia e Patto di Stabilità

Il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti spera che il patto di Stabilità non riparta nel 2024. Intanto il gpverno lavora sulla manovra Manovra, al via il balletto delle cifre. Pesano l'incognita del caro-energia e Patto di Stabilità Il MINISTRO GIANCARLO GIORGETTI
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Trenta miliardi. Forse anche di più. Il governo è all’opera sulla manovra di autunno, ma le incognite sono tante. Troppe. A partire dal prezzo dell’energia che pesa come una spada di Damocle su qualsiasi ragionamento che l’esecutivo può fare sulle risorse disponibili. Per non parlare del Patto di Stabilità, che, sospeso causa Covid, potrebbe tornare in auge nel 2024. Non a caso il ministro del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, ha ammesso di sperare che “la clausola del patto di stabilità non riparta da gennaio”. L’uaspicio è che “entro la fine dell’anno sia approvata la riforma del patto di stabilità in modo da poter entrare in vigore al posto delle vecchie regole dal 1 gennaio 24” come ha precisato una nota ufficiale. Ipotesi però alquanto impro babile viste le posizioni assia distanti dei diversi Stati dell’Unione.

Lo scenario è a tinte fosche

La situazione è difficile persino per Paesi come la Germania, in stagnazione, o l’Olanda, in recessione. L’Italia cresce piùdegli altri, ma l’economia è debile e il tasso di crescita non compensa certo quanto perso negli ultimi anni. Inoltre l’inflazione avanza, benechè in rallentamento. L’aumnto dei prezzi registrato finora si è consolidato, pesando cui biulanci di famiglie e imprese. E mentre le aziende arrancano, laBce continua a persistere nella strategia rialzista dei tassi d’interesse che rischia di ammazzare la flebile ripresa italiana. Al Metting di Rimini, in corso in queste ore, il tema centrale è uno e uno solo: l’aumento delle isuguagliane nella popolazione per effetto della crisi economica.   

In questro contesto il governo studia la manovra

Per ora si stima siano necessari una trentina di miliardi. Ma il conto è provvisioni perchè non considera la possibilitò di una nuova fiammata dei prezzi dell’energia. L’ipotesi non è peregrina. Dopo la decisione di ridurre la dipendenza del gas russo, il Vecchio continente è diventato più sensibile a mutamenti di scenario in altri Paesi. Così, la crisi sindacale in Argentina, che rischia di tagliare l’ourput di gas liquefatto del 10%) potrebbe nuovamente far schizzare il prezzo dell’energia. Con una nuova stangata per famiglie ed aziende. Al momento è solo uno scenario pessimistico. Tuttavia non si può escludere a priori che si materializzi in inverno.

“Noi come governo ci approcciamo alla Legge di Bilancio che sarà veramente complicata, tutte le leggi di bilancio sono complicate, anche quella dell’anno scorso” e “siamo chiamati, poiché facciamo politica, a decidere delle priorità non si potrà tutto”  ha spiegato Giorgetti a Rimini.  “Certamente dovremo intervenire a favore dei redditi medio bassi, come abbiamo fatto con la decontribuzione, perché l’inflazione riduce enormemente il potere d’acquisto e colpisce come ingiusta tassa in particolare questi redditi, ma dovremo anche utilizzare le risorse a disposizione per promuovere la crescita, per promuovere e premiare chi lavora” ha precisato. 

Le richieste sono tante, le risorse poche. La manovra è un rebus

Per stabilizzare il taglio del cuneo fiscale per i redditi bassi servono circa 11 miliardi. Per detassare il welfare c’è bisogno di almeno tre miliardi. Altri due miliardi sono necessari per il pacchetto pensioni che include Opzione donna e l’aumento delle pensioni a 600 euro. La sanità punta ad ottenere 4 miliardi. c’è poi tutto il capitolo dell’aumento degli stipendi degli statali che si stima possa costare fino a 30 miliardi.

Nessuna cifra viene messa a budget per un eventuale futuro rincaro dei prezzi dell’energia, nè tanto meno per gli aumenti ormai incorporati dai prezzi. E pensare che nella manovra 2023 su 31 miliardi stanziati ben 21 erano proprio per compensare gli aumenti in bolletta per cittadini ed imprese. 

La tassa suli extraprofitti bancari non basta nemmeno a coprire le misure sulle pensioni

Non è chiaro da dove esattamente arriveranno le coperture alle misure che il governo ha intenzione di attuale. Una parte arriverà dalla tassazione dagli extraprofitti bancari che derivano dall’aumento dei tassi. Ma anche qui la cifra definitiva è un’incognita perchè tutto dipenderà da come sarà scritta la legge. In una prima versione si stimava di poter ottenere dalla misura fino a 5 miliardi. Poi si è scesi a poco meno di tre miliardi. Ma la cifra potrebbe dimezzarsi nel caso si preveda la deducibilità. La partita è insomma ancora tutta da giocare, facendo attenzione a non pesare sui bilanci degli istituti di credito che potrebbero ben presto dover far fronte ad un incremento dei crediti inesigibili. Nè tanto meno a riversare i costi sui clienti. 

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