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BanchePrimo piano Gio 27 luglio 2023

Bnp Paribas fa meglio delle stime. Utile Bnl a 171 milioni

Risultati in calo per la banca francese, che però supera le stime degli analisti. Migliorano i margini della controllata italiana Bnp Paribas fa meglio delle stime. Utile Bnl a 171 milioni
Redazione Verità&Affari
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Bnp Paribas fa meglio delle attese

Bnp Paribas, la più grande banca della zona euro, ha chiuso il secondo trimestre 2023 con un utile netto pari a 2.810 milioni di euro, battendo il consensus degli analisti di 2,49 miliardi di euro. Nel secondo trimestre 2022, era pari a 3.093 milioni di euro (2.957 milioni di euro, al netto del risultato delle attività destinate alla cessione). Al netto dell’impatto degli elementi non ricorrenti è in aumento del 16,4%. In sostanza, la crescita organica compensa gli effetti della cessione di Bank of the West.

Il contributo di Bnl

La controllata italiana Bnl ha generato un utile ante imposte di 171 milioni di euro nel secondo trimestre 2023, in aumento del 22,6% rispetto al secondo trimestre 2022, dopo l’attribuzione di un terzo dei risultati del Private Banking alla linea di business Wealth Management.

Il margine di intermediazione di Bnl è in aumento del 2,3% rispetto al secondo trimestre 2022, attestandosi a 687 milioni di euro. Il margine di interesse è in aumento (6,2%), sostenuto dal continuo aggiustamento dei tassi e dalla buona tenuta dei margini sui depositi. Le commissioni sono in calo del 2,9%, soprattutto a causa della flessione delle commissioni finanziarie.

Gli effetti del Tltro

Il margine di intermediazione del gruppo si attesta a 11.363 milioni di euro (11.536 milioni di euro nel secondo trimestre 2022), anch’esso superiore alle attese. Il margine registra l’impatto straordinario negativo di -430 milioni di euro legato alle modifiche di modalità sul Tltro decisi dalla Bce nel quarto trimestre 2022 (esclusi dal risultato distribuibile del secondo trimestre 2023) e l’impatto eccezionale di -125 milioni di euro di accantonamenti per controversie. Al netto di tali effetti, il margine di intermediazione aumenta del 3,3% rispetto al secondo trimestre 2022.

Ricavi in calo per l’investment banking

“Bnp Paribas realizza nel secondo trimestre un’ottima performance, che riflette la solidità del nostro modello diversificato, l’efficienza delle nostre piattaforme e la capacità del Gruppo di proseguire il suo sviluppo per soddisfare le esigenze dei suoi clienti retail, corporate e istituzionali, in tutte le fasi del ciclo economico”, ha commentato il Ceo Jean-Laurent Bonnafé.

Con 3.998 milioni di euro, i ricavi della divisione Cib (Corporate & investment banking) diminuiscono del 2,3% (-0,7% a perimetro e tassi di cambio costanti) rispetto al secondo trimestre 2022. Ma sono sostenuti da un significativo incremento di Global Banking (+17,5%), da una buona resistenza di Global Markets (-11,7% rispetto a un secondo trimestre 2022 molto elevato). E da una buona performance di Securities Services (+1,6%).

I risultati del secondo trimestre “riflettono la robusta performance intrinseca del gruppo e costituiscono una base solida per il conseguimento degli obiettivi del piano Gts 2025″, ha sottolineato la banca.

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