Piazza Affari galleggia. La Prysmian è ok. Il Bitcoin nuovo record
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In evidenzaInvestimenti Mar 27 febbraio 2024

Piazza Affari galleggia. Prysmian ok. Bitcoin record

 Passo lento per le Borse europee, in scia a un’Asia incolore (Tokyo che ha chiuso con un +0,1%, che ha comunque consentito di aggiornare i massimi storici) e alla battuta d’arresto di Wall Street dopo i record precedenti. Mentre si attendono i numeri sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti... Piazza Affari   galleggia. Prysmian ok. Bitcoin record
Redazione Verità&Affari
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 Passo lento per le Borse europee, in scia a un’Asia incolore (Tokyo che ha chiuso con un +0,1%, che ha comunque consentito di aggiornare i massimi storici) e alla battuta d’arresto di Wall Street dopo i record precedenti. Mentre si attendono i numeri sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti (in Germania è migliorata solo lievemente a -29 punti a marzo, in Francia è calata da 91 a 89 punti a febbraio), gli investitori guardano già ai prossimi giorni, quando arriveranno i numeri sul Pil americano, domani, e soprattutto sull’inflazione, giovedì. Secondo gli analisti, se i dati Pce dovessero calare, ci potrebbe essere una ricalibrazione delle aspettative di taglio dei tassi da parte della Fed e gli operatori potrebbero iniziare a prezzare una potenziale riduzione del costo del denaro a maggio. Così Milano sale dello 0,24% e Parigi dello 0,02%, Francoforte dello 0,05%. Restano più indietro Madrid (-0,27%), Amsterdam (-0,06%) e Londra (-0,01%). Per quanto riguarda i titoli, è in rialzo Prysmian  dopo la commessa da 1,9 miliardi ottenuta nel Regno Unito. Bene in generale il comparto lusso (Ferrari +1%, Moncler +0,4% dopo i cali della vigilia e Brunello Cucinelli +0,3%). La migliore è al momento St (+1,38%), mentre in coda scivola Iveco (-0,78%), colpita dalle prese di profitto dopo i rialzi della vigilia. Debole Campari (-0,08%) in attesa dei conti. Terzo rialzo consecutivo per il petrolio, in scia ai timori sull’offerta visto il protrarsi dei problemi sulle consegne a causa della situazione sul Mar Rosso: il Wti aprile sale dello 0,37% a 77,87 dollari al barile, il Brent di pari scadenza cresce dello 0,34% a 82,81 dollari. Il gas naturale scambiato ad Amsterdam scende dell’1,59% a 23,625 euro al megawattora, dopo avere segnato una prima posizione a 23,85 euro. Sul valutario l’euro resta sopra la soglia di 1,08 dollari e passa di mano a 1,085 (1,086 in avvio, 1,0826 la chiusura precedente)

Bitcoin

 Sui massimi da fine 2021, +3% a 56.300 dollari. La quotazione ha superato anche i 57mila usd, finendo sui massimi da novembre 2021. Un rapporto di Coinshares ha mostrato che i prodotti di investimento in criptovalute hanno registrato la quarta settimana consecutiva di afflussi di capitali

Piccole società

Andrew Harvie, Portfolio manager azionario globale di Columbia Threadneedle Investments afferma in una nota di ieri che il mercato delle small cap consente di esporsi a società globali di qualità con molteplici driver degli utili e una potenziale capacità di tenuta. “A fronte di un mercato large cap estremamente concentrato e di società più piccole che scambiano su prezzi storicamente bassi, questa classe di attivi può rappresentare un’ottima opportunità di diversificazione del portafoglio a prezzi interessanti.

Grandi società

I mercati azionari che sfondano record uno dopo l’altro hanno spazio per estendere ulteriormente i guadagni nel caso le prospettive economiche rimangano positive e gli investitori si decidano a prendere in considerazione i titoli rimasti indietro. La pensa così Goldman Sachs. Nel report diffuso ieri dal team guidato da Cecilia Mariotti. L’ossessione per i magnifici sette, un lato crea il rischio di contraccolpi all’indietro, dall’altro c’è anche “spazio per il sentimento rialzista, soprattutto se iniziassimo a vedere una rotazione più significativa dalla liquidità verso gli asset rischiosi e i ritardatari.

Altri strateghi, tra cui Michael Hartnett di Bank of America, scrivono che i mercati azionari saranno per un bel po’ guidati dall’intelligenza artificiale e dalla fiducia nella crescita economica. Marko Kolanovic, di JPMorgan canta fuori dal coro e avverte che il rischio di una stagflazione in stile anni settanta, è in aumento.

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