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BorsaIn evidenza Mer 20 dicembre 2023

Una telefonata salva il rialzo. Tim vola a Piazza Affari

Prevale la prudenza nelle principali piazze finanziarie europee. Progressi frazionali per Parigi e Francoforte. Una telefonata salva il rialzo. Tim vola a Piazza Affari
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Piazza Affari stabile  L’indice Ftse Mib poco mosso rispetto alla chiusura della seduta precedente. Milano è allineata alle principali piazze europee: a Parigi il Cac40 sale dello 0,21% mentre il Dax di Francoforte è il progresso dello 0,22%. Positiva Wall Street alla vigilia, con il Dow Jones che ha chiuso in rialzo dello 0,68% mentre il Nasdaq composito è salito dello 0,66%. 

Lo Stato spagnolo torna  in Telefonica . In Italia balza Tim

A Milano brilla Tim, che con un balzo del 4,68% è la migliore del paniere principale di Piazza Affari dopo l’annuncio che lo Stato si prepara ad acquistare il 10% di Telefonica. Bene anche il comparto dei petroliferi, con Eni +1,25%. Vendute le banche, con Banco Bpm e Bper Banca le peggiori in calo rispettivamente del 2,04% e dell’1,5%.

Spread ancora in calo a 161 punti base.

Tassi senza pace

Stamattina il Wall Street Journal scrive che le comunicazioni di dicembre della banca centrale degli Stati Uniti rischiano di confondere i mercati sull’arrivo del primo taglio dei tassi. Nell’articolo si cita anche un passaggio dell’intervista rilasciata ieri sera dal presidente della Fed di Richmond Tom Barkin a Yahoo Finance. “Se ti convinci che l’inflazione si stia dirigendo verso il punto desiderato, non avrai obiezioni a ridurre i tassi”, ha detto il membro del board, “Ma sto ancora cercando di convincermi” che l’inflazione si assesterà sull’obiettivo del 2% della Fed e non al di sopra, ha anche affermato.

Fedex

I risultati del colosso delle spedizioni, da tanti considerato un barometro in grado di fornire un quadro preciso delle condizioni economiche del pianeta, potrebbero temperare l’ottimismo. Nel trimestre chiuso alla fine di novembre l’utile per azione è stato pari a 3,99 dollari, su ricavi pari a 22,2 miliardi, il consensus si aspettava 4,2 dollari di utile e 22,8 miliardi di vendite. Il titolo è arrivato a perdere il 10% nel dopo borsa. Il margine operativo è migliorato di circa cento punti base, ma meno di quel che si aspettavano gli analisti. Per quanto riguarda le previsioni sull’anno fiscale in corso, c’è stata la conferma sull’utile ma non sui ricavi, visti in calo di pochi punti percentuali.

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