Fa paura il tetto dei 5mila euro, ma in Germania è corsa ai contanti
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ApprofondimentiCronaca Mer 16 novembre 2022

In Italia fa paura il tetto dei 5mila euro, mentre in Germania scatta la corsa ai contanti

Questo inverno ci salverà il contante? Mentre in Italia si discute del tetto, in Germania si torna ad accumulare contanti. In Italia fa paura il tetto dei 5mila euro, mentre in Germania scatta la corsa ai contanti
Alessandro Giorgiutti
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Alessandro Giorgiutti

Nato a Udine nel 1978, ha lavorato vari anni a Libero con una breve parentesi al Giornale.

La discussione sul contante

Questo inverno ci salverà il contante? Come nelle serie tv distopiche, dove la moneta di carta è quasi sempre sinonimo di libertà, la Germania punta sul cash per far fronte ai possibili black out che nei prossimi mesi potrebbero mettere fuori uso i pagamenti elettronici. Eccesso di prudenza? Forse, ma già nel marzo del 2020 il panico da Covid si tradusse in una corsa agli sportelli, con prelievi record. Meglio non farsi trovare impreparati.

E così, secondo indiscrezioni raccolte dall’agenzia Reuters, la Bundesbank starebbe accumulando scorte di miliardi di euro in contanti per rispondere a un possibile aumento della domanda e mantenere l’economia in funzione in caso di interruzione dell’energia elettrica. Un altro problema di cui si discute è quello dei furgoni che trasportano il denaro dalla banca centrale agli sportelli automatici e ai vari istituti di credito.

Aziende del settore come Brinks e Loomis hanno chiesto per le loro vetture blindate un accesso prioritario ai distributori di benzina e alle telecomunicazioni in caso di necessità. L’associazione che rappresenta il comparto ha organizzato la scorsa settimana un incontro con funzionari della banca centrale e alcuni parlamentari. «Dobbiamo affrontare preventivamente lo scenario realistico di un blackout, sarebbe assolutamente ingenuo non parlarne in un momento come questo», ha detto il capo dell’associazione Andreas Paulick.

Sotto il materasso

Nel frattempo l’ufficio federale per la protezione civile e l’assistenza in caso di catastrofi ha invitato i cittadini a tenere in casa una certa quantità di banconote in caso di emergenza. Secondo un sondaggio, del resto, quattro tedeschi su dieci si aspettano interruzioni della corrente elettrica nei prossimi sei mesi. Un black out su vasta scala viene considerato «improbabile» dall’associazione che rappresenta le banche del paese. Che tuttavia conferma: gli istituti di credito sono «in contatto con i ministeri e le autorità competenti» per prepararsi allo scenario.

La dipendenza sempre maggiore delle transazioni economiche dall’infrastruttura elettronica rappresenta una criticità alla quale finora non si era fatto troppo caso. Come si è forse sottovalutato il fatto che molti bancomat non abbiano una fonte di alimentazione di emergenza. Secondo Thomas Leitert, ceo di KomRe (società che si occupa del sostegno alle infrastrutture critiche in caso di blackout elettrici di lunga durata), dice di aver da tempo messo in guardia le autorità sui rischi di uno stop alle forniture di elettricità. Anche per lui in quel caso il contante sarebbe l’unica soluzione: «In quale altro modo si potranno pagare le scatole di ravioli e le candele?».

La Germania è uno dei paesi in cui si fa ancora grande uso del contante: i tedeschi vi ricorrono per il 60% degli acquisti quotidiani. La cosa è stata ricordata nei giorni scorsi anche qui in Italia, in seguito alle polemiche che hanno accompagnato la decisione del governo di innalzare la soglia massima di pagamento con contanti da 1.000 a 5.000 euro (dal 1° gennaio). Nel difendere la misura, il deputato leghista Alberto Bagnai aveva ricordato in un’intervista, tra le altre cose, che il contante «è l’unica infrastruttura di pagamento a corso legale, senza costi e non vulnerabile a blackout e attacchi informatici».

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