Nel decreto Aiuti salta la modifica del tetto al contante
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CronacaDa non perdere Gio 17 novembre 2022

Nel decreto Aiuti salta la modifica del tetto al contante, sarà nella legge di Bilancio

Salta, dall'ultima bozza del dl Aiuti quater, l'innalzamento al tetto del contante. Il comma è stato espunto dall'ultima versione. Nel decreto Aiuti salta la modifica del tetto al contante, sarà nella legge di Bilancio
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

La modifica al tetto al contante

Salta, dall’ultima bozza del dl Aiuti quater, l’innalzamento al tetto del contante. La misura, secondo quanto ricostruito, sarà inserita nella legge di Bilancio in quanto non ci sono i requisiti di urgenza per il decreto. In una prima versione del decreto il tetto passava, dal 1° gennaio 2023, da mille euro attuali a 5mila euro. Il comma, però, è stato espunto dall’ultima versione del decreto in circolazione, in possesso di Verità & Affari.

Modificato anche l’articolo relativo agli incentivi per l’efficientamento energetico, che nella bozza precedente risultava “in valutazione”. In particolare, è stata modificata la parte relativa al sistema di calcolo dei redditi del contribuente che fa richiesta degli incentivi ed è stato aggiunto un comma che prevede la facoltà di rateizzazione delle somme da parte di chi acquista il credito fino a 10 anni.

Cosa prevede il decreto

Sui costi dell’energia per le imprese, l’ultima bozza del decreto prevede che le imprese residenti in Italia hanno facoltà di richiedere la rateizzazione degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricità e gas naturale ed eccedenti l’importo medio contabilizzato, a parità di consumo, nel periodo di riferimento compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021, per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.

Le imprese interessate dovranno fare un’istanza ai fornitori, secondo modalità semplificate stabilite con decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy (ex Mise), da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, chiarisce il decreto.

Il testo è atteso alla firma del capo dello Stato e quindi in Gazzetta ufficiale.

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