L'economia italiana accelera la crescita ma la Borsa frena il rialso
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EconomiaMercatiPrimo piano Lun 15 maggio 2023

L'economia italiana accelera ma la Borsa rallenta il rialzo

Le nuove previsioni della Ue offrono un quadro migliore rispetto a quello contenuto nel Dpef. L'inflazione al 2,9% nel 2024 L'economia italiana accelera ma la Borsa rallenta il rialzo Borsa di Milano
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

L’economia italiana accelera

Il Pil è visto  al 1,2%, sopra le stime de governo che la fissano al 1%. E’ quanto si legge nelle previsioni di primavera. Per il 2024 la crescita viene fissata al 1,1%. Si tratta di una revisione al rialzo rispetto alle scorse previsioni d’inverno, che stimavano uno 0,8% nel 2023 e un 1% nel 2024. Il tasso di inflazione quest’anno è al 6,1%, in calo rispetto al 10,7% dello scorso anno, mentre il prossimo dovrebbe crollare al 2,9%, meno del 2,6% delle precedenti previsioni. Il tasso di disoccupazione dal 7,8% stimato per il 2023 dovrebbe ridursi leggermente, al 7,7% nel 2024. Il deficit dal 4,5% di quest’anno – in linea con le stime di via XX Settembre, dovrebbe scendere al 3,7% l’anno prossimo.   La Borsa di Milano   (+0,25%) riduce il rialzo rispetto all’avvio in linea con gli altri listini europei. A Piazza Affari brilla Recordati (+2,6%) mentre è in netto calo Tim (-1%). Lo spread tra Btp e Bund prosegue 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,18%

 

 

ANALISI DELLA SETTIMANA

 

La settimana ha offerto parecchi spunti di riflessione sul quadro grafico, a diversi livelli, che devono essere un punto di riferimento per l’operatività futura. In sintesi:

1) Il dollaro si è spinto sui massimi da un mese, mettendo a segno la miglior settimana da settembre  (+1,54%);

2) Il settore tecnologico (Nasdaq Composite e FANG Plus) si è spinto sui top di periodo (9/12 mesi) grazie alla resilienza delle trimestrali e soprattutto alla attenuazione delle pressioni sui tassi di interesse;

3) L’indice Stoxx Luxury ha toccato i massimi da gennaio 2022, arrivando a meno di un punto percentuale dal suo record storico, un livello che potrebbe favorire le prese di profitto;

4) L’indice Nikkei 225 stamattina ha confermato i segnali di spinta, approdando sui top da novembre 2021, favorito da un approccio delle banca centrale giapponese molto più cauto rispetto a tutte le altre banche centrali. L’altro indice di riferimento, il Topix, è sui massimi degli ultimi trentatre anni. Secondo Goldman Sachs le azioni giapponesi saliranno ancora: i fondamentali solidi e le aspettative di cambiamenti strutturali “giustificano la visione rialzista”, si legge nella nota firmata dallo strategist Kazunori Tatebe;

5)  l’indice Bloomberg delle principali commodity è scivolato sui minimi da gennaio 2022. Le cause sono la debole domanda di uno dei grandi consumatori mondiali, la Cina e la crescente prospettiva di una frenata di quella Usa;

6) il Gas Naturale europeo si è schiantato fino a 32,77 euro/mwh, minimo da dicembre 2021, un fattore deflattivo importante per l’Eurozona.

 

 

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