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ApprofondimentiEconomia Ven 16 giugno 2023

Patto di stabilità, Ecofin spaccato. E Lindner se la prende con l'Italia

Francia e Germania su posizioni opposte. Aperture di Polonia e Lituania alla proposta italiana ma solo per le spese della difesa Patto di stabilità, Ecofin spaccato. E Lindner se la prende con l'Italia
Redazione Verità&Affari
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Ecofin spaccato sulla riforma del Patto di stabilità

Resta la spaccatura tra Francia e Germania sugli automatismi del Patto di stabilità. Mentre la proposta italiana di scorporare le spese per la transizione ecologica e digitale dal Patto di stabilità non ha raccolto grandi entusiasmi. La riunione dell’Ecofin è solo la prima di un processo che dovrà arrivare a trovare un accordo entro la fine dell’anno. Ma al momento il processo si annuncia complicato, data la distanza tra i due schieramenti.

Scontro Francia-Germania

A ribadire la posizione francese è stato il ministro Bruno Le Maire. Che si è detto contrario a criteri quantitativi annuali per la riduzione del debito. Sulla definizione di criteri quantitativi precisi si sono però schierati almeno undici governi a partire da quello tedesco. Proprio il tedesco Christian Lindner, nel dibattito pubblico, ha ribadito la posizione tedesca. “Occorrono riferimenti quantitativi che indichino che la riduzione del debito è sufficiente”. Poi, il ministro tedesco ha fatto un chiaro riferimento proprio all’Italia. “Un paese con debito/pil al 140% avrebbe bisogno di 80 anni per tornare al 60% del pil. Complimenti a chi ci arriverà”. Il debito italiano, tanto per chiarire di stesse parlando Lindner, arriverà al 140,3% del pil a fine anno.

Italia isolata sulle spese per Next generation Eu

Il ministro Giancarlo Giorgetti ha rilanciato l’idea di una sorta di “golden rule” per trattare in modo speciale gli investimenti nella doppia transizione energetica e digitale, in particolar modo quelli di Next generation Eu, ma nessuno dei suoi colleghi lo ha seguito su questa strada. Aperture sono arrivate da Polonia e Lituania che hanno perorato la causa del “trattamento speciale” di alcune spese. Ma solo per la difesa, dato lo speciale contesto della guerra in Ucraina. Varsavia non vuole una “golden rule”. Ma chiede invece di considerare le spese per la difesa un “fattore rilevante” per non contarle ai fini della definizione del percorso di aggiustamento del bilancio.

Il richiamo della Bce

Richiamare i governi alla necessità di un accordo è toccato al rappresentante della Bce. “In considerazione dell’importanza della riforma è cruciale che i legislatori dell’Unione europea raggiungano un accordo sulla riforma del quadro della governance economica il prima possibile». Il vice presidente Luis De Guindos, nel suo intervento alla sessione pubblica del Consiglio Ecofin ha richiamato l’attenzione sui ratio del debito e del deficit/pil dopo la pandemia. Guindos ha anche sottolineato l’importanza di “garantire investimenti produttivi per la crescita”. “Penso che siamo tutti d’accordo che occorre un quadro di bilancio adeguato per creare le giuste basi per gli aggiustamenti di bilancio necessari. La situazione sul mercato dei debiti sovrani è tranquilla, ma non dobbiamo dare per scontato che funzionerà per sempre – ha sottolineato -. Quindi occorre un quadro di bilancio chiaro, flessibile, che garantisca la base per riforme vitali”

 

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