Pil: Italia meglio di Francia e Germania. Eurozona ferma. E' ora di tagliare i tassi
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AperturaEconomia Mar 30 gennaio 2024

Pil: Italia meglio di Francia e Germania. Eurozona ferma. E' ora di tagliare i tassi

Il pil dell’Eurozona, infatti,  è rimasto fermo nel quarto trimestre del 2023. L'Italia invece fa meglio di Francia e Germania Pil: Italia meglio di Francia e Germania. Eurozona ferma. E' ora di tagliare i tassi Europa
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

L’Istat conferma le previsioni del governo. Come anticipato dall’esecutivo di Giorgia Meloni, la crescita del pil italiano nel 2023 si è attestata allo 0,7%.  Un valore allineato a quello della Nadef che prevedeva lo 0,8%. Il conflitto nel Mar Rosso e l’attacco di Hamas a Israele hanno cambiato il quadro congiunturale, ma il nostro Paese ha tenuto meglio dei parner europei.

Il pil dell’Eurozona, infatti,  è rimasto fermo nel quarto trimestre del 2023, dopo il -0,1% del terzo. Il dato è lievemente migliore delle attese degli economisti (-0,1%). Così la recessione tecnica è stata evitata per un pelo. L’economia europea è, però, ferma da oltre un anno, con variazioni trimestrali attorno allo zero.

Francia e Germania in recessione

L”Italia mostra un andamento divergente. Nel trimestre più recente, nonostante la penalizzazione dovuta alle minori giornate lavorative, il PIL italiano ha registrato una crescita dello 0,2% trimestrale (in aumento rispetto allo 0,1% del terzo trimestre). Questo contrasta con la situazione francese, che ha mostrato una mancanza di crescita nei due ultimi trimestri (stagnazione allo 0%), e con la Germania, che ha registrato una contrazione dello 0,3% nell’ultima lettura di dicembre.

Ok industria e servizi

Nonostante la persistente debolezza dell’economia tedesca, che nel 2022 rappresentava il principale partner commerciale italiano con una quota del 13%, l’economia italiana sembra non essere stata penalizzata. La variazione congiunturale evidenzia un aumento sia nel settore industriale che nei servizi, sottolineando la resilienza dell’Italia in un contesto economico europeo complesso.

Taglio dei tassi più vicino

Attualmente, nonostante le previsioni di rallentamento nei prossimi anni, i mercati possono festeggiare la lettura positiva dell’economia italiana. La crescita economica del paese è risultata migliore rispetto ai principali paesi europei, e i dati del mercato del lavoro sono solidi.

L’inflazione è ritornata a livelli sostenibili, attestandosi al 0,59%, mentre l’indice di miseria si posiziona a un basso 8,9%, inferiore al 9,3% dell’UE, all’11,1% della Francia e al 9,6% della Germania. La notizia è positiva per i mercati perchè le difficoltà di Francia e Germania avvicinano il taglio dei tassi. 

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