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EconomiaPrimo piano Lun 15 agosto 2022

La Cina casca a luglio, buona notizia per noi: giù il petrolio

Brusca frenata dell'economia cinese a luglio: cadono consumi e prestiti e sale disoccupazione giovanile. Giù i mercati e anche il petrolio La Cina casca a luglio, buona notizia per noi: giù il petrolio
Chris Bonface
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Chris Bonface

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La Cina ha vissuto a luglio uno dei mesi peggiori della sua storia economica recente. Non sono molti gli indici pubblicati solo da qualche anno, ma sono tutti negativi: calano i consumi, scoppia la bolla immobiliare, si riducono i prestiti alle imprese, mentre la disoccupazione giovanile è salita al 19,9%, il dato più alto da quando la Cina li rende pubblici (2018). Tutti segni recessivi, cui ha fatto da sponda la politica di tolleranza zero nei confronti del Covid-19 che ha portato a lunghi e rigorosi lockdown regionali. Il segno che le cose stanno andando davvero male arriva anche dalla banca centrale cinese che ha tagliato di 0,1 punti due tassi chiave per dare un po’ di ossigeno all’economia con una leva monetaria che la Cina è sempre stata riluttante ad usare. La stessa banca centrale ha pompato 59,3 miliardi di dollari nel sistema finanziario nella speranza di ridare un po’ di leva ai prestiti e alla crescita economica.

POMPE DI BENZINA

La turbolenza cinese si sta facendo sentire sul mercato americano, dove tutti gli indici sono in contrazione dopo quattro settimane consecutive di rally. E ha inciso anche su un altro dato, che dai consumatori italiani ed europei potrebbe essere guardato con maggiore simpatia: sta scendendo a livelli mai registrati dall’inizio della guerra Russia -Ucraina il future sul brent-crude, che nel pomeriggio europeo si è attestato intorno ai 93 dollari, con una discesa superiore al 5% rispetto a venerdì. Potrebbe dunque calare a breve il prezzo del petrolio, su cui influisce anche la scelta di Arabia Saudita e Iran di aumentare la produzione, nonostante la domanda in calo anche per la contrazione dei consumi della Cina. Mezza buona notizia per l’Italia.

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