Acquisti online, la "giungla" degli sconti
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AperturaFamiglie Gio 03 agosto 2023

Acquisti online, la "giungla" degli sconti e come difendersi

Solo una minoranza di siti di e-commerce applica gli sconti in maniera virtuosa, mentre la maggior parte interpreta le norme a piacimento. Acquisti online, la "giungla" degli sconti e come difendersi Saldi a Milano
Redazione Verità&Affari
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Che vengano realizzati in periodo di saldi o meno, gli sconti devono necessariamente seguire nuove e stringenti regole volte a favorire chiarezza e trasparenza: eppure solo una minoranza di noti siti di e-commerce lo fa in maniera virtuosa, mentre la maggior parte interpreta le norme a proprio piacimento, aumentando così la confusione dei consumatori. È quanto emerge dall’ inchiesta Altroconsumo.

La modifica del Codice del consumo

I prezzi scontati si trovano ormai in qualsiasi momento dell’anno, non soltanto durante il periodo dei saldi o il Black Friday, e solitamente appaiono sottoforma di sconto in percentuale, nonostante quello che attira di più i consumatori sia il doppio prezzo, ovvero il confronto tra il prezzo di partenza e quello finale scontato. Nel corso degli anni si è spesso assistito a prezzi di partenza scelti arbitrariamente dai venditori, ma dal 1° luglio l’entrata in vigore di una modifica del Codice del consumo ha deciso che ogni annuncio di riduzione del prezzo deve essere accompagnato dall’indicazione di un prezzo di riferimento, cioè del prezzo più basso a cui è stato venduto il prodotto nei 30 giorni precedenti.

L’indagine dell’Antitrust

Secondo l’indagine, i cui risultati verranno inviati all’Antitrust, la maggior parte degli ecommerce continua a indicare un prezzo pieno, solitamente barrato e seguito dal prezzo scontato, ma non è dato sapere se il prezzo pieno sia effettivamente il prezzo precedente più basso applicato dal venditore nei 30 giorni precedenti oppure quello di listino.

Alcuni ecommerce hanno mal interpretato le nuove regole indicando le riduzioni di prezzo in modo non conforme o in maniera poco chiara e trasparente. Altri ancora indicano lo sconto solo a seguito dell’applicazione di un “coupon” generato e fornito dallo stesso professionista sul sito, sottraendosi di fatto all’obbligo di indicare il prezzo più basso applicato ai consumatori nei 30 giorni precedenti. Tra i siti promossi, invece, che indicano chiaramente che il prezzo barrato soggetto ad offerta è il più basso praticato per quel prodotto nel mese precedente, MediaWorld, Unieuro, Comet, Monclick, Yoox e Sephora.

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