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AperturaEconomia Mer 10 maggio 2023

Alibaba meglio di Amazon, in Cina vendute merci delle Pmi italiane per 5,4 miliardi

Ricerca della Sda Bocconi: dal portale passa un quarto dell'export verso il paese asiatico. Tessile e abbigliamento i settori traianti Alibaba meglio di Amazon, in Cina vendute merci delle Pmi italiane per 5,4 miliardi
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Pmi italiane, 5,4 miliardi le vendite in Cina con Alibaba

Amazon e Alibaba sono due marketplace con modelli di business molto diversi. Ma, a vedere dai numeri, con un impatto comunque molto significativo per il giro di affari delle Pmi del nostro paese. Amazon da tempo fornisce i numeri dell’impatto generato sull’economia italiana con un focus sulle piccole e medie imprese. Sono 20mila quelle presenti sulla sua piattaforma con 800 milioni di vendite all’estero che danno lavoro a 60mila persone. Alibaba questi dati li ha forniti tramite una ricerca realizzata da Sda Bocconi con Carlo Alberto Carnevale Maffè che ha snocciolato i numeri realizzati dalle Pmi italiane  in Cina.

Il portale vale il 22% dell’export verso il paese asiatico

Nel 2022 tramite la piattaforma di Alibaba le aziende italiane hanno esportato in Cina un controvalore di 5,4 miliardi di euro. In pratica, dice la ricerca Sda Bocconi, il 22% dell’export verso la Cina, che vale dunque circa 20 miliardi di euro, transita su Alibaba. Il che vuol dire per le casse dello stato un introito di circa 2 miliardi di tasse dato che per generare quel fatturato servono oltre 60mila addetti. La parte del leone la fa l’abbigliamento, scarpe e prodotti tessili che incidono per il 58% del totale. E non è un caso che alla convention Alibaba organizzata a Milano ci fosse anche il patron di Tod’s Diego Della Valle che per primo, nel 2015, aprì il suo negozio online su Alibaba. “Il nostro modello di business è molto differente da Amazon- spiega il general manager di Alibaba per l’Italia e il Sud Europa Rodrigo Cipriani Ceresio – noi adottiamo il modello market place.  Ossia ogni azienda apre un negozio digitale sulla piattaforma stabilendo in proprio, il prezzo di vendita dei prodotti, come promuoverli e come spedirli. E quindi resta in contatto con il consumatore finale a differenza di quanto accade su Amazon”.

In Italia con 70 dipendenti 

Un’altra differenza è che Alibaba vende poco in Italia e ha solo 70 dipendenti. Tutti concentrati ad offrire alle aziende il giusto marketplace B2C e B2B, ossia verso i consumatori finali o verso distributori. Amazon invece ha 17mila dipendenti e grandi magazzini distributivi mentre Alibaba ha un solo hub per le merci che vengono dalla Cina, a Liegi in Belgio.  Insomma Alibaba è la porta verso un  enorme mercato. «Le Pmi,  sono circa 500 quelle già presenti in piattaforma, hanno infatti accesso – aggiunge Cipriani – a più di un miliardo di consumatori cinesi e ad altri 300 milioni fuori dalla Cina, per lo più nel sud-est asiatico. Inoltre, l’80% dei consumatori cinesi ha meno di 38 anni di età, mentre il 50% ne ha meno di 25, giovani che amano i prodotti italiani”.  Alibaba inoltre è prodiga anche di suggerimenti e tutorial per spiegare alle Pmi come affrontare il mercato cinese che è piuttosto complesso. E quindi alle aziende interessate alla Cina viene spiegato che è importante avere tra i dipendenti o consulenti anche qualche cinese. Che conosce i consumatori e le caratteristiche del mercato digitale asiatico.

Valentini: fondamentale il dialogo con i consumatori cinesi

All’evento  “Customer First. Digital Innovation & Global Export” di Alibaba , organizzato per celebrare gli 8 anni di presenza del gruppo cinese in Italia ha partecipato anche Valentino Valentini viceministro allo sviluppo economico che ha sottolineato come il dialogo tra Italia e consumatori cinesi sia fondamentale per lo sviluppo delle Pmi e per aumentare la quota dell’export in quel paese. E dunque non sarà facile uscire indenni dal grande progetto infrastrutturale cinese, siglato nel 2019 dal governo Conte e conosciuto come la via della Seta.

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