Meno incidenti ma polizze Rc Auto più salate: stangata da 490 milioni
Nei primi mesi dell'anno il costo dell'assicurazione dell'auto è tornato a crescere. A Roma i rincari maggiori. L'Ivass: " Servono nuove regole anche sul fronte fiscale"
Rc Auto, polizze più salate
Polizze più salate per gli automobilisti. Salgono per il secondo trimestre consecutivo i prezzi dell‘Rc auto che, secondo i dati dell’Ivass, tra e marzo hanno segnato un incremento del 4% su base annua portando la cifra per i contratti stipulati nel periodo a 368 euro di media. Una cifra che resta ancora inferiore all’inflazione e più bassa della media pre Covid (nel 2019 era di 406 euro). L’aumento medio è di 14 euro l’anno e considerando che in Italia circolano 43 milioni di veicoli assicurati, di cui 32,5 milioni di autovetture, la stangata determinata dal rincaro delle polizze per la sola categoria degli automobilisti ammonta a quasi 490 milioni di euro.
Meno incidenti ma scattano i rincari
Il Codacons ricorda che gli incidenti sono diminuiti e che quindi i costi delle compagnie per i risarcimenti si sono ridotti mentre nel biennio 2020-2021 sono aumentati i ricavi grazie alle auto rimaste ferme per la pandemia. L’aumento d’altronde era stato annunciato dopo i minimi toccati nel 2022. “Dobbiamo essere consapevoli che stiamo entrando in una nuova fase – è la tesi della presidente dell’associazione delle compagnie assicuratrici, Bianca Maria Farina, – e dunque servono riforme organiche del sistema che lo rendano sostenibile nel lungo termine”. ” In primis – conclude – quella che riguarda l’imposizione fiscale”.
Le provincie più care
L’incremento dei prezzi, spiega l’Ivass, ha interessato tutte le province italiane, con diversa intensità: le variazioni più elevate si registrano a Roma (+8,0%), Massa Carrara (+6,0%) e Sassari (+5,9%). Il differenziale di prezzo pagato tra Napoli e Aosta risulta pari a 252 euro, stabile su base annua e in diminuzione del 48,3% rispetto al primo trimestre del 2014. Il 21,9% delle polizze prevede una clausola legata alla presenza di scatola nera ed in 2 anni il tasso di penetrazione è rimasto stabile. La diffusione della scatola nera e eterogenea tra le province, con un tasso di penetrazione mediamente piu’ elevato al Sud (ad esempio Caserta: 66,5%, Napoli: 55,5%).