Saldi a passo lento: spesa in calo del'8%
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FamigliePrimo piano Lun 15 gennaio 2024

Saldi a passo lento: la spesa segna un calo dell'8%

Per il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, il maltempo non ha favorito lo shopping Saldi a passo lento: la spesa segna un calo dell'8%
Redazione Verità&Affari
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E’ piuttosto deludente per ora l’andamento dei saldi invernali, partiti il 3 gennaio in Valle d’Aosta e poi dal 5 gennaio in tutte le altre regioni Italiane. Secondo un primo monitoraggio sulle imprese associate a Federazione Moda Italia-Confcommercio che hanno risposto al questionario sull’andamento dell’avvio dei saldi invernali, le vendite hanno registrato una flessione del 8%.

Più in dettaglio, ma maggioranza delle imprese (il 55%) ha rilevato un calo a fronte di un 24% stabile, mentre solo il 21% ha dichiarato un incremento rispetto allo stesso periodo del 2023. Un dato che è ancora parziale in quanto i saldi sono appena iniziati e durano generalmente circa sessanta giorni.

Pesano diversi fattori

Per il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, “fattori come il maltempo non hanno favorito una partenza dei saldi così brillante. Siamo comunque fiduciosi che, con il miglioramento della situazione climatica di questo fine settimana, verranno confermate le aspettative con un incremento dei clienti nei centri storici, nelle vie e piazze delle nostre città e dei nostri paesi. Per i consumatori ci sarà una grande possibilità di avere articoli di stagione a prezzi estremamente competitivi”.

“Le stime dell’Ufficio Studi evidenziano una tenuta della propensione al consumo degli italiani – prosegue Felloni – dopo un anno complesso in cui la moda ha contribuito in maniera determinante alla discesa ed al contenimento dell’inflazione”. Per Confcommercio, i saldi genereranno un giro d’affari di 4,8 miliardi, per un totale di 306 euro a famiglia o 137 euro a persona.

Occasioni per risparmiare

“Questi saldi – ha osservato ancora – rappresentano un’eccezionale opportunità per i consumatori che potranno trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti. Il fashion retail si conferma una componente essenziale per il valore e la vitalità di vie, piazze e centri storici e contribuisce alla crescita del Pil e dell’occupazione in Italia”.

Per il Presidente di Federmoda, “le continue campagne di sconti ‘selvaggi’ lungo tutto l’anno dovranno essere oggetto di una seria regolamentazione. Sono sempre più convinto che le Istituzioni dovranno sostenere la presenza dei negozi di moda all’interno delle nostre città e che la via della ripresa potrà passare lungo tre direttrici che abbiamo indicato al Tavolo della Moda: un’IVA agevolata sui prodotti di moda e in particolare su quelli Made in Italy, un bonus moda per l’acquisto di prodotti ecosostenibili e un canone di locazione commerciale concordato tra locatori e conduttori per ridurre il peso degli affitti”.

(Teleborsa) 

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