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ApprofondimentiImmobiliare Dom 29 gennaio 2023

Immobili commerciali, il mercato vale 12 miliardi ma è concentrato tra Milano e Roma

Lo spiega Marcello Panizzutti, fondatore di D4re, piattaforma integrata per ottimizzare la vendita e la locazione degli immobili commerciali Immobili commerciali, il mercato vale 12 miliardi ma è concentrato tra Milano e Roma
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Immobili commerciali, il mercato vale 12 miliardi

“Vale intorno ai 12 miliardi di euro il mercato delle compravendite e locazioni immobiliari business in Italia ed è un mercato concentrato in due città: Milano al 70% e Roma al 30% .Lo spiega Marcello Panizzutti, fondatore di D4re, una piattaforma integrata per ottimizzare la vendita e la locazione degli immobili  commerciali tramite l’uso di tecnologie innovative. Secondo Panizzuti si tratta di un mercato che ha grandi potenzialità, ancora poco esplorato e che potrebbe creare un forte volano alla crescita del Pil.

“Nel nostro paese le proprietà commerciali sono 1 miliardo ma quelle comperate o vendute sono ancora poche, circa 100 milioni” ha spiegato Panizzutti. “Se il settore fosse incentivato potrebbe certamente creare più lavoro tramite l’indotto con le ristrutturazioni e la conseguente locazione di qualità. Purtroppo ci sono molti vincoli burocratici e, dato che i grandi investimenti vengono fatti da fondi o società, non si può pensare che per la realizzazione, ad esempio di un centro commerciale ci vogliano 10 anni per ottenere tutti i permessi. I vincoli fanno scappare gli investitori”.

All’estero non è così?

“Prendiamo il caso di Londra dove ho cominciato a lavorare 25 anni fa. Non c’erano problemi per il cambio di destinazione d’uso di immobili industriali che sono stati rapidamente convertiti e ampliati. E lo stesso dovrebbe essere in Italia. A Milano per la realizzazione del distretto di Porta Nuova, un caso di grande successo, ci sono voluti più di 30 anni”.

La spinta degli immobili “green” può cambiare la situazione?

“Il regolamento europeo che vorrebbe avere tutti gli immobili almeno in classe D entro il 2030, potrebbe imprimere una accelerazione al mercato del mattone business. Molti proprietari di immobili  sarebbero costretti a ristrutturare o, se non hanno i mezzi,  a vendere le proprietà. Chi compra farebbe i lavori necessari per rendere gli immobili compatibili con la normativa. Il governo dovrebbere però concedere alcune facilitazioni fiscali come la detrazione dei lavori in 5 anni, un abbassamento dell’Iva o l’accesso al credito agevolato”.

Niente Superbonus?

“Gli immobili appartenenti a società, ossia la maggior parte di quelli commerciali, erano esclusi dalla misura riservata a privati e condomini. Anche perché le società possono comunque dedurre le spese di ristrutturazione”.

Sul fronte delle locazioni commerciali le certificazioni green sono già necessarie?

“Sono ormai indispensabili. Tutti i grandi gruppi internazionali o comunque chi affitta spazi di una certa entità richiedono immobili riqualificati. Non solo da un punto di vista ambientale ma anche della sicurezza. Inoltre è molto importante che siano ben collegati dalla rete di trasporto pubblico. Per questo, al momento, la zona di Porta Nuova è molto richiesta e ha una percentuale di immobili sfitti molto bassa”.

Voi che parte avete in questo business?

“D4re lavora per i grandi broker immobiliari a cui vengono conferite da fondi o società immobiliari privati gli immobili da vendere o affittare.  In Italia una transazione di immobili commerciali  richiede il 30% in più di tempo rispetto al resto dell’Europa. La nostra piattaforma riduce i tempi  gestendo tutto il processo di locazione o vendita, interamente in digitale, su un’unica piattaforma. Tutti i dati dell’immobile sono presenti come pure il tour virtuale dei locali. Questo consente ai broker di gestire molto più velocemente la commercializzazione e, a chi effettua la ricerca, di ridurre i tempi scegliendo direttamente online gli immobili da visitare”.

 

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