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ImpresePrimo piano Mer 15 novembre 2023

Logistica, fatturato sale a 112 miliardi. Mancano 60mila lavoratori

Nel 2023 il fatturato della Contract Logistics continuerà la sua crescita, ma a un ritmo più moderato degli scorsi anni (+5,5%). Logistica, fatturato sale a 112 miliardi. Mancano 60mila lavoratori
Redazione Verità&Affari
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(Teleborsa) – Negli ultimi anni il settore della Logistica ha dovuto affrontare continue sfide, dall’aumento dei costi di produzione e del denaro, alla cronica mancanza di personale. In questo contesto, dopo aver raggiunto circa 100 miliardi di euro nel 2021 (+16,8%) e 106 miliardi del 2022 (+6,4%), nel 2023 il fatturato della Contract Logistics in Italia continuerà la sua crescita, raggiungendo 112 miliardi di euro, ad un ritmo più moderato degli scorsi anni (+5,5%). Lo evidenzia la ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano, presentata al convegno “Logistica: Strategia e Attrattività fa(ra)nno la differenza” che si è tenuto oggi al MiCo – Milano Congressi.

Analizzando i dati 2021 (ultimo anno con dati disponibili a consuntivo), la terziarizzazione raggiunge il 45,3% del valore delle attività logistiche in Italia (135,4 miliardi di euro), a fronte di un valore del mercato della Logistica conto terzi (cioè il fatturato diretto ai soli clienti) pari a 61,3 miliardi di euro, +20,8%.

Mancano 60mila lavoratori in Italia

Sul fronte della manodopera, in Italia mancano almeno 60.000 lavoratori e circa il 75% dei fornitori di servizi logistici opera in condizioni di sottodimensionamento. Una situazione resa ancora più difficile dalla scarsa partecipazione femminile – solo il 20,4% dei lavoratori del settore è rappresentato da donne -, ma comunque migliore rispetto al resto d’Europa: il Regno Unito soffre uno shortage di 180.000 addetti, la Germania di 170.000, la Polonia di 160.000, per una carenza totale che supera 1,1 milioni di persone nel Continente.

Scende il numero delle imprese

Continua la diminuzione del numero di imprese del settore – 82.000 nel 2021, erano 84.500 nel 2020 – con l’uscita dal mercato in particolare degli operatori più piccoli e meno strutturati. Mentre si notano i primi segnali di accorciamento della filiera di fornitura, verso una relazione più diretta tra committente e fornitore di servizi logistici.

Nel 2023 si contano 14 operazioni di Merger and Acquisition nel settore della Logistica nazionale, confermando il trend degli scorsi anni, dopo le 15 del 2022 e 24 operazioni del 2021, con un aumento progressivo di rilevanza delle singole operazioni in termini di dimensioni delle aziende acquisite degli operatori coinvolti.

Serve un approccio più sostenibile

“Dall’aumento dei costi alla necessità di un approccio di business più sostenibile, dall’omnicanalità allo sviluppo dei mercati internazionali, fino ai nuovi equilibri delle filiere e lo shortage di persone e competenze, le aziende della Logistica hanno di fronte molteplici sfide che richiedono profonde trasformazioni e importanti investimenti – afferma Marco Melacini, Direttore Scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics -. Per rispondere, servono strategie chiare delle aziende committenti e dei fornitori di servizi logistici, con una direzione comune: migliorare l’attrattività delle aziende e del settore. Mai come oggi il capitale umano è fondamentale e l’innovazione deve ridisegnare i processi in modo human-centric, in una prospettiva di sostenibilità sociale, oltre che economica e ambientale”.

“Il settore deve incrementare la sua attrattività con un approccio di sistema, che metta al centro la persona – spiega Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics -. Per affrontare la scarsità di manodopera, è necessario far comprendere quanto la Logistica sia strategica per il Paese, investire sull’innovazione tecnologica e digitale, puntare sul wellbeing, ossia l’attenzione verso il lavoratore in termini di salario, premi di produttività, work-life balance. È necessario rafforzare la presenza femminile, l’integrazione di persone di nazionalità e culture diverse e puntare sulla qualità del luogo di lavoro e sul tema della competizione leale”.

Forte incremento dei prezzi

Negli ultimi due anni il settore ha dovuto affrontare un forte aumento dei prezzi di energia elettrica e gasolio (+59% e +23% nel 2022). Nel 2023 si sono ridotti i costi di carburante ed energia elettrica (rispettivamente -1,6% e -14%), mantenendosi tuttavia su livelli più elevati rispetto al 2021. Il forte rialzo del costo del denaro (+163%) determina un incremento dei costi di mantenimento a scorta e la necessità di una maggiore prudenza nell’elaborazione di investimenti. Prosegue la crescita dei costi per i canoni di locazione (+4,8%) e per gli adeguamenti previsti dal CCNL (+1,4%).

Il sostegno delle nuove tecnologie

Nel mondo della Logistica si osserva un continuo sviluppo di nuove tecnologie e applicazioni 4.0, con una nuova attenzione alla sostenibilità sociale, che si accompagna a quelle economica e ambientale, nello sviluppo delle tecnologie e nella loro adozione. Un numero sempre maggiore di aziende in futuro adotterà un approccio di design di processo human-centric nell’introduzione di tecnologie di Logistica 4.0, valutando l’impatto sociale delle soluzioni da adottare e, in alcuni casi, coinvolgendo il personale operativo nella progettazione delle soluzioni stesse. “Tale passaggio è fondamentale anche per implementare con successo queste nuove tecnologie” – dichiara Elena Tappia, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics.

Nelle tecnologie digitali per il trasporto, ad esempio, emergono soluzioni innovative per la pianificazione, con obiettivi di efficienza e sociali, curando le preferenze e le condizioni di lavoro degli autisti. Ci sono soluzioni per il monitoraggio delle attività e l’organizzazione del lavoro: device di ultima generazione permettono di segnalare e correggere dinamiche e movimenti che possono gravare sulla salute e la sicurezza delle persone. Sono state sviluppate numerose piattaforme per autisti, ad esempio per verificare la disponibilità e il livello di qualità delle aree di sosta. Stanno emergendo soluzioni per consentire il remote working, non solo per il personale di ufficio.

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