Borsa di Milano chiusura positiva del 3 marzo. Bene petroliferi
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In evidenzaMercati Lun 03 aprile 2023

La Borsa di Milano in rialzo al traino di credito e petrolio

La Borsa di Milano in chiusura sale dello 0,24% nonostante l'Ope+ abbia tagliato la produzione di riaccendendo i timori di inflazione La Borsa di Milano in rialzo al traino di credito e petrolio BORSA ITALIANAMILANO PIAZZA AFFARIPALAZZO MEZZANOTTE
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

Piazza Affari in rialzo dello 0,24%

La Borsa di Milano chiude in rialzo.  Contratati gli altri mercati. I mercati  sono tornati a interrogarsi sul futuro dell’economia, soprattutto dopo che l’Opec+ ha deciso di tagliare la produzione di greggio, spingendo in alto le quotazioni del petrolio e facendo tornare i timori sull’inflazione. Milano, comunque, ha chiuso in rialzo dello 0,24%, dopo la corsa del 4,7% messa a punto la scorsa settimana. A dare fiducia è stata  l’attività manifatturiera italiana, pur rallentando il ritmo, a marzo è rimasta in espansione, a dispetto di quanto avvenuto in nell’intera zona euro e in gran parte del mondo. Lo spread è stabile in area 185 punti, mentre il rendimento del Btp a dieci anni è calato al 4,09% (4,22% venerdì in chiusura).

Le azioni migliori di oggi

Piazza Affari è stata sostenuta dalle azioni oil, con Eni, Tenaris e Saipem in progresso all’incirca del 4%. Hanno inoltre fatto bene le Unicredit (+2,99%), spinte dal lancio del buyback: entro giugno verranno acquistati titoli per 2,34 miliardi. Un ulteriore miliardo di euro di azioni sarà poi rilevato nella seconda metà del 2023. In controtendenza alcune azioni cicliche. Fuori dal paniere principale, hanno chiuso in calo le Fiera Milano (-3%), dopo la presentazione delle liste per il rinnovo del cda che prevedono un cambio della guardia dell’ad. Su Euronext Growth Milan sono scattate le Casta Diva (+14,5%) dopo il piano al 2025 e il preconsuntivo del 2022. Infine Olidata è volata del 50%, nel giorno del ritorno agli scambi, dopo sette anni di sospensione.

Corre il petrolio

La decisione a sorpresa dell’Opec+, ossia Opec più Russia e altri Paesi produttori, di ridurre di la produzione di 1,16 milioni di barili al giorno decisa, sta dando una forte spinta al greggio, anche se il taglio che sarà efficace da maggio. Il Brent con scadenza giugno sale del 4,59% a 84,49 dollari al barile, il Wti con scadenza maggio mette a segno un +5,9% attestandosi a 80,17 dollari al barile. Corre anche il valore del gas: il contratto di maggio si attesta a 51,69 euro al megawattora, in rialzo dell’8%. Sul fronte dei cambi, l’euro si attesta a 1,0884 (da 1,0865 di venerdì) e a 144 yen (144,45), mentre il dollaro è pari a 132,31.

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