Piazza Affari in rialzo rimorchiata da Iveco Bene Leonardo
Piazza Affari chiude a +0,3% sopra i 31.100 punti, ai massimi dal 2008 trainata da Iveco che distribuisce il suo primo dividendoChiudono all’insegna della debolezza le Borse europee al termine di una settimana in cui a fare la parte del leone sono state le trimestrali, con i colossi bancari in prima fila a Piazza Affari. Così la maggior parte dei principali indici del Vecchio Continente terminano le contrattazioni sotto la parità con Milano che riesce a difendere i guadagni e chiude a +0,3% sopra i 31.100 punti, ai massimi dal 2008, trainata dalla performance brillante di Iveco.
Iveco dividendo per la prima volta
Tra i titoli a maggiore capitalizzazione a Piazza Affari il produttore di veicoli commerciali si impone in cima al listino fin dall’apertura dei mercati dopo aver diffuso questa mattina i conti del 2023 risultati sopra le previsioni: alla chiusura la quotazione incassa un guadagno del 7,74% a 10,58 euro grazie anche alle guidance per l’anno in corso migliori delle aspettative. Dal cda di Iveco è arrivata la proposta di un dividendo annuo di 0,22 euro, per un totale di circa 59 milioni di euro: si tratta del primo dalla creazione del gruppo dopo lo spin-off da Cnh Industrial. Seduta positiva anche per Leonardo (+3,34%) che alla vigilia ha confermato in una nota la guidance per il 2023, mentre i dati preliminari dell’esercizio appena concluso verranno comunicati il prossimo 19 febbraio. Effetto conti anche per Banco Bpm (+2,08%) che beneficia dei risultati del 2023 (presentati ieri) con un utile sopra le attese e una distribuzione complessiva ai soci di 848 milioni di euro grazie a un dividendo che sale a 0,56 euro per azione (+143%).
Mediobanca giù
Al contrario, accoglienza fredda del mercato per i conti di Mediobanca che chiude in rosso a -1,73% dopo la presentazione della trimestrale che ha comunque visto un utile netto “record” nel primo semestre e la conferma di una “remunerazione degli azionisti in crescita”. In rosso le utility; fuori dal listino principale strappa Saras (+8%) con i Moratti che confermano discussioni in corso con Vitol per un riassetto del gruppo petrolifero.
Stabile il petrolio giù il gas
Sul valutario il cambio euro/dollaro si attesta a 1,0784 (1,076 della vigilia). Piatto il prezzo del petrolio con il future marzo del Wti a 76,38 dollari al barile (+0,2%) mentre il Brent aprile è scambiato a 81,65 dollari (+0,06%). In calo il gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam a 26,95 euro al megawattora (-3%).
Spread a 158 punti
Stabile lo spread tra BTp e Bund con un’ultima posizione a 158 punti, pari alla chiusura di ieri. In rialzo, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark che ha terminato la seduta al 3,96%, dal 3,93% del riferimento della vigilia.