Il Toro di Piazza Affari scivola sul petrolio. Corre Saipem - V&A
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Investimenti/In evidenza
In evidenzaInvestimenti Gio 30 novembre 2023

Il Toro di Piazza Affari scivola sul petrolio. Corre Saipem

 Rallentano sul finale le borse europee che chiudono l’ultima seduta del mese in modo positivo, spinte dai dati dell’inflazione del Vecchio Continente e americani che sono scesi più delle attese. In particolare l’inflazione in Europa a novembre ha rallentato al 2,4%. Ciò alimenta le scommesse sulle aspettative di tagli dei...
Nino Sunseri
di 
Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

 Rallentano sul finale le borse europee che chiudono l’ultima seduta del mese in modo positivo, spinte dai dati dell’inflazione del Vecchio Continente e americani che sono scesi più delle attese. In particolare l’inflazione in Europa a novembre ha rallentato al 2,4%. Ciò alimenta le scommesse sulle aspettative di tagli dei tassi in arrivo il prossimo anno. In questo contesto il Ftse Mib, che ha toccato i massimi dal 2008, archivia la seduta a +0,16%. Maglia rosa Parigi (+0,6%), positive anche Londra e Francoforte. Nel complesso le borse europee chiudono un novembre brillante. Oltreoceano Wall Street tratta in positivo con il Dow Jones che al momento sale dello 0,9%. A Piazza Affari hanno tenuto banco i titoli energetici, trascinati dalle indiscrezioni sull’accordo raggiunto dall’Opec per fare tagli alla produzione per ulteriori un milione di barili al giorno.

L’energia al galoppo

Così Saipem ha chiuso a +3,4%, Tenaris +2,7% ed Eni +0,4%. Positiva anche Stellantis (+0,9%) nell giorno del dell’Investor Day di Exor. In coda Unicredit (-1,34%) con le indiscrezioni che circolano sul mercato su possibili ricadute nell’insolvenza di Signa che, in ogni caso secondo gli analisti, non dovrebbe avere impatti sui target e sulle politiche distributive. Sempre sul fronte bancario Intesa Sanpaolo non ha reagito al provvedimento cautelare dell’Antitrust che ha bloccato il passaggio dei correntisti della Ca’ de Sass a Isybank, la banca digitale del gruppo.

Sul valutario, l’euro a 1,09022 sul dollaro (da 1,0966 ieri in chiusura). Il cambio euro/yen è a 161,3735 (161,53). Sale il gas a 42,3 euro al MWh (+2,5%). Il Brent gennaio cala dello 0,17% a 83,96 dollari mentre il Wti pari scadenza cala del 2,13% a 76,2 dollari.

 

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
Condividi articolo