Le banche centrali fermano i mercati Piazza Affari - 0,5%
La presidente della Bceha annunciato che manterrà i tassi alti per diverso tempo. Stasera Fitch pubblica il rating sull'ItaliaParlano le banche centrali
I dubbi sulla fine della stretta monetaria tengono in ansia le Borse europee. Chiudono in “rosso” l’ultima seduta della settimana pur recuperando sul finale in scia a Wall Street. A chiarire come il percorso delle Banche centrali contro l’inflazione non sia ancora concluso è stato ieri Jerome Powell (Fed), che ha lasciato la porta aperta a ulteriori ritocchi al costo del denaro. Oggi è stata la volta di Christine Lagarde (Bce) convinta che i tassimantenuti al 4% «abbastanza a lungo» domeranno l’inflazione, spegnendo così le speranze di chi si attendeva una rapida discesa. Indicazioni che si sommano alla debolezza dei dati macro emersa in Uk e in Italia, mentre in Europa ancora non c’è un accordo sul nuovo Patto di stabilità.
Stabile lo spread
Ma per Piazza Affari – dove lo spread ha chiuso stabile a 185 punti base – è stata una giornata soprattutto di vigile attesa, visto che in serata è atteso il verdetto di Fitch sul rating del nostro Paese. Nel frattempo, il Ftse Mib chiude sopra i minimi di seduta a -0,5%. Sul listino principale in controtendenza Leonardo (+4,7%) dopo conti sopra le aspettative del mercato. +1,1% Tenaris grazie alla risalita del greggio, sopra la parità i big bancari. In fondo al listino le vendite colpiscono in particolare Campari (-3,8%), DiaSorin (-4%) e Cnh (-3,3%). Giù Pirelli (-1,4%) all’indomani di una trimestrale in crescita e dello slittamento dell’aggiornamento del Piano industriale
Euro debole
Sul fronte dei cambi, l’euro debole a 1,0670 (da 1,0710 al closing precedente) In calo il gas sui 46,5 euro al MWh (-3,4%) mentre corre il petrolio: il future gennaio sul Wti scambia a 77 dollari al barile (+1,7%) e l’analoga consegna del Brent a 81,3 dollari (+1,6 per cento)